L’attaccante dell’Inter Alexis Sanchez rivela alcuni retroscena risalenti al 2021.
Alexis Sanchez ha ripercorso la sua prima esperienza all’Inter quando l’allenatore era Antonio Conte; ecco le sue parole a La Voz de la Experience. “Avevo 15 minuti per dimostrargli che potevo essere migliore dell’altro. 15 minuti nel calcio sono molto complicati. Arrivavo due ore prima per l’allenamento e iniziavo a correre per 15 minuti, in modo che quei 15 minuti andassero a 100, a 1000. Perché non è facile riscaldarsi ed entrare, soprattutto se giochi contro la Juve, è difficile. Ero carico per quei 15 minuti della mia gara. Tra me e me ho detto: ‘Amo questo sport e poiché amo questo sport voglio mostrarlo all’allenatore tra 15 minuti’. Nemmeno i migliori giocatori del mondo lo fanno“.
Le gare contro Genoa e Parma
Il Ninho Maravilla parla poi di Inter-Genoa del 21 febbraio 2021 e del successivo Parma-Inter del 4 marzo, gara in cui segnò una doppietta: “Eravamo sotto 1-0 e mi sento chiamare (col Genoa, ndr). Entro: gol e assist per Lautaro, abbiamo vinto 2-1. Nella partita successiva ho giocato dall’inizio e nella mia testa non avevo margine di errore. Non potevo deluderlo. Ho segnato due gol. Si è avvicinato a me e mi ha stretto la mano senza dirmi niente. Vidal lo può raccontare. Al discorso davanti a tutti poi ha sottolineato: ‘Non c’è nessun giocatore come Alexis qui, è l’unico che fa la differenza’. I miei compagni lo sapevano. Il tempo passava e ne uscivamo campioni, tutti felici. Sono arrivato in palestra e ad un certo punto, noi due soli, mi ha detto: ‘So che devo farti giocare titolare ma se le cose si complicano… Lautaro e Lukaku sono diversi. Tu sei l’unico che può entrare e fare la differenza. E la mia risposta è stata ma se andassimo in vantaggio 2-0 non c’è bisogno di dover recuperare”.
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