Ciriaco Sforza ha parlato di Italia-Svizzera e di sé stesso in una lunga intervista al Corriere della Sera. “La pressione è più sulla Svizzera. Se guardiamo le ultime tre partite, ha giocato bene e vinto, soprattutto nell’ultima contro la Germania. Le aspettative sono alte. C’è la voglia di fare l’impresa. Questa è pressione“.
“Allora era un campionato diverso, sicuramente. C’erano giocatori speciali: Baggio, Mancini, Baresi, Pagliuca. Oggi mancano i campioni. La mia sensazione è che il problema non siano gli stranieri, ma gli stranieri scarsi. Ne avete troppi“.
“Sono felice allo Schaffhausen, volevo tornare nel calcio. Il mio sogno è arrivare in Germania o in Italia. Magari all’Inter. Non subito, devo ancora crescere, ma un giorno chissà. Sarebbe come chiudere un cerchio“.
“Rimpianti? Tutt’altro. Solo tanti ricordi belli: il terzo posto, il debutto a Udine con gol. E l’orgoglio di aver giocato in una squadra leggendaria“.
“Venti o anche solo dieci anni fa era considerata una vergogna parlarne. Niente di più sbagliato. Quando allenavo il Grasshoppers, ho deciso di fermarmi per quasi due anni. Avevo paura. Del fallimento, della vita, di morire di infarto per via della pressione. Oggi a 54 anni sono un uomo più forte. E sogno l’Inter“.
L’articolo Sforza: “Ho giocato in un’Inter leggendaria, ora ho un grande sogno” proviene da Notizie Inter.
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