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Siena, Iachini si rassegna con una metafora: “Se vai a 200 all’ora e sbandi una volta, l’auto non la riprendi”

Dopo il 3-0 rifilato alla Lazio il Siena non è più riuscito a vincere al Franchi: 10 partite e due soli successi, entrambi pesanti lontani dalla Toscana (Palermo e Pescara), mentre in casa ha gettato alle ortiche punti preziosi e vitali contro Atalanta e Chievo, due ko, ma anche contro Cagliari e Parma, due match da sbadigli finiti 0-0. Che l’impresa della Robur era disperata si sapeva sin dall’agosto scorso quando il club di Mezzaroma doveva annullare una penalizzazione di sei punti, tantissimi per una squadra costruita per salvarsi sul filo del rasoio, non troppi se si tornava con la mente agli esempi di Reggina e Atalanta (che riuscirono nell’impresa con un rispettivamente con un -11 e un -6 iniziale). Quando poi i toscani sono riusciti a conquistare proprio sei punti contro l’Inter (vittorie sia a San Siro che tra le mura amiche), allora i conti parevano tornare, alla fine però il fiatone per la rincorsa sta facendo la differenza.

Il Siena è a quota 30 punti, -5 rispetto al Genoa quart’ultimo a 3 giornate dalla fine, la resa per i bianconeri è vicina dopo tanto rincorrere, il calendario poi non dice bene: domani al vecchio Rastrello arriva la Fiorentina a caccia di punta europei, poi la trasferta di Napoli, quindi chiusura col Milan. Giuseppe Iachini in conferenza stampa mostra un pizzico di disillusione, per la prima volta in stagione:

“Non mi sento di rimproverare niente alla squadra. Anche con il Chievo non meritavamo di perdere, ci è stato negato un gol regolarissimo senza dimenticare le grandi parate di Puggioni. Abbiamo sempre disputato la prestazione giusta per quelle che erano le nostre possibilità. Anche la scelta del ritiro è stata dettata dalla voglia di ritrovare spirito, attenzione e partecipazione che però alla squadra non erano mai mancate. Non sono d’accordo con chi dice che il Siena ha mollato. Le partite, in serie A, vivono su equilibri sottili. E certi episodi sono mazzate, come una macchina che a 200 all’ora, si ritrova sotto la neve, senza le gomme adatte. Sbandi una volta, sbandi due poi non ce la fai a rimetterti in carreggiata. E non dimentichiamo che giocare con la penalizzazione ha sempre condizionato ogni nostra partita, sia sotto l’aspetto mentale che tattico”.

Come detto però nulla è perduto fino a che non è finita e fino a prova contraria mancano 270 minuti da onorare col coltello tra i denti; domani arrivano i viola di Montella per un derby molto sentito in città, la parola d’obbligo è crederci:

“E’ il derby e sappiamo quanto i nostri tifosi ci tengano. Scenderemo in campo cercando di onorarlo, dando tutto come abbiamo sempre fatto. I viola sono un po’ la sorpresa del campionato, una squadra di forti individualità, grazie al buon lavoro della società e sul campo di Montella. Non ci risparmieremo, con quelle che sono le nostre possibilità. Mancano tre partite alla fine, tre partite di prestigio, compatibilmente con la forza degli avversari, le affronteremo con tutte le armi che abbiamo con tutte le risorse che abbiamo”.

Intanto il patron del club Massimo Mezzaroma ha fatto sapere che anche in caso di retrocessione rimarrà al comando della squadra per una pronta risalita in massima serie.

vieni127

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