Dopo oltre cinque mesi di indagini condotte dalla Digos e coordinate dal pm Rinaudo sono stati arrestati i due tifosi del Torino che lo scorso 2 dicembre aggredirono brutalmente un supporter juventino poche ore prima del derby della Mole. La procura del capoluogo piemontese ha mosso nei confronti di Francesco Rosato e Domenico Mollica l’accusa di tentato omicidio. Il venticinquenne e il trentenne sono stati catturati nelle loro abitazioni. Il fermo si è reso necessario per il pericolo di fuga di Rosato, che stava per recarsi all’estero a breve e per la non volontà di collaborare di Mollica, che avrebbe dichiarato agli inquirenti fatti smentiti dalle immagini.conosciuti» e «inclini alla violenza» secondo gli inquirenti. I due ultrà, “conosciuti e inclini alla violenza”, avrebbero nel dettaglio a pochi metri dallo Stadium massacrato con calci e pugni un tifoso juventino, Enrico C. (per il Corriere della Sera si chiama Renato Croveri) di 46 anni, che ne era uscito con numerose fratture in volto: alla mascella, allo zigomo, alle orbite.
Durante gli scontri che anticiparono il calcio di inizio del match erano stati arrestati tre tifosi, due juventini e uno torinista, in flagranza di reato. Erano rimasti feriti un supporter bianconero, uno steward e tre agenti della digos.
Le tensioni erano cominciate con un corteo di centinaia di sostenitori del Toro, alcuni armati di cinture, che aveva provato a raggiungere lo stadio. Dopo il tentativo di respingimento delle forze dell’ordine, iniziò un lancio di oggetti da parte di entrambe le tifoserie.
Quegli incidenti comportarono la decisione di anticipare alle 15 il derby di ritorno, disputatosi il 28 aprile scorso, che però fu comunque caratterizzato da incidenti e arresti (la foto di apertura si riferisce a questi).
Peraltro quel 2 dicembre, quando la Juventus superò gli avversari per 3-0, si verificò un altro fatto spiacevole, che provocò indignazione e polemiche, sebbene non fosse un gesto fisicamente violento. Infatti nella curva bianconera fu esposto uno striscione che recitava ‘Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto’, con riferimento alla tragedia di Superga che uccise i protagonisti indimenticati del grande Torino nel 1949.
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