[blogo-video provider_video_id=”0Fm_csAtf4s” provider=”youtube” title=”Gianluigi Buffon Vs Spain HD 720p (05/03/14)” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=0Fm_csAtf4s”]
Ansia e depressione sono sempre più diffuse tra i calciatori, almeno stando a quanto rileva un’indagine effettuata dal sindacato internazionale FIFPro. Nell’immaginario comune i giocatori sono considerati chiaramente dei privilegiati: belli, ricchi e sempre in compagnia di belle donne, proprio non riusciamo a vederli in difficoltà. Eppure, i dati della ricerca FIFPro evidenziano come il 26% dei calciatori soffra di una qualche forma di depressione o ansia, mentre la percentuale cresce fino ad arrivare al 39% nel caso di ex giocatori. L’indagine ha riguardato 180 calciatori in attività, il 60% dei quali sotto contratto con squadre di alto livello.
Una ricerca interessante quella condotta dal sindacato dei calciatori, che consente di fare altre interessanti rilevazioni. Il 19% ha ammesso infatti di avere problemi con l’alcol, mentre il 3% del campione sottoposto ad indagine soffre di mancanza di autostima. Il 5% lamenta segni di esaurimento, in forma grave addirittura nel 10% dei casi. In un momento di grave crisi internazionale, dunque, non sono solo le categorie disagiate a lamentare problemi psico-fisici, ma anche i ‘privilegiati’ calciatori. L’indagine, ha anche preso in considerazione 121 ex calciatori, il cui 39% ha ammesso di soffrire di ansia-depressione, mentre il 32% ha avuto problemi di alcol. Tanti, il 42% del campione, anche coloro che soffrono di disturbi alimentari, mentre la percentuale di casi di esaurimento rispetto ai calciatori in attività sale addirittura al 15% (il 18% di casi gravi).
A condurre la ricerca è stato il dottor Vincent Gouttebarge, che relazionando sui dati ottenuti, evidenzia tutti i lati oscuri della vita di un calciatore parlando di vero e proprio “trauma da ritiro”.
A differenza di quanto si crede – spiega il dottor Gouttebarge -, la vita del calciatore nasconde dei lati oscuri. Lo studio della FIFPro, il primo nel suo genere su larga scala, pone le basi per ottimizzare le strategie di prevenzione e promozione della salute dei calciatori. Gli ex giocatori hanno mostrato più propensione a tali forme evidenziando un periodo critico nella fase immediatamente successiva alla cessazione dell’attività. I disturbi degli ex calciatori sono risultati superiori alla media della popolazione.
In Italia, il caso più emblematico è rappresentato da quello di Gigi Buffon, capitano della nazionale e della Juventus, che in seguito ad una serie di vicissitudini sportive e personali, arrivò a soffrire di depressione, combattuta e vinta poi in seguito ad una lunga cura.
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