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Urbano Cairo: “Compro La7 ma non vendo il Torino”

E’ uno dei nomi più presenti sulle pagine dei giornali e dei siti web. Urbano Cairo nell’ultima settimana è stato sulla bocca di tutti perché è in procinto di acquistare La7, la televisione di Telecom Italia. Lunedì scorso il cda ha dato l’ok alla trattativa in esclusiva con l’editore di DiPiù e di tante altre riviste. Così tra tv, giornali e pubblicità (è concessionario proprio per La7), qualcuno ha ipotizzato che a pagarne le spese potesse essere il Torino, club di cui è Presidente da più di 7 anni. A La Gazzetta dello Sport Cairo ha smentito tale ipotesi:

Non vendo e non mollo. Presidente però non ci si improvvisa. Dopo la promozione in A e qualche semina sbagliata, dallo scorso anno è iniziato un nuovo ciclo con Ventura, Petrachi e Comi, persone fidate al posto giusto. I risultati stanno arrivando, il gruppo è unito, al massimo delegherò di più.

Cairo alla rosea ha anche parlato di alcuni uomini chiave dei granata. A partire dal capitano Rolando Bianchi, per il cui futuro sono in corso dialoghi con Riccardo, il fratello-procuratore dell’attaccante (“ci rivedremo a breve”). L’altro nome illustre e peraltro da tempo dato in partenza da Torino è quello di Ogbonna:

I patti sono chiari. Fino al 2016 Angelo è del Toro ma gli ho anche detto che non sarò certo io a frenare la carriera di fronte all’offerta della vita. La Juve? Il problema non si pone, ha offerte dall’estero di tale livello…


Il Presidente del Toro ha quindi detto che per Alessio Cerci non dovrebbero esserci problemi anche alla luce dei buoni rapporto con i fratelli Della Valle (la metà del cartellino del calciatore è della Fiorentina) – Diego peraltro aveva presentato una diversa offerta a Telecom per acquisire La7 e non è escluso che collabori in qualche modo con Cairo Communications. Infine, su Giampiero Ventura, l’artefice dell’undicesimo posto e dei 31 punti in classifica:

E’ un grande conoscitore di calcio, un maestro e psicologo anche con i giocatori. Ogni tanto gli fanno notare che vuole in squadra i giocatori che ha allenato. Vista la classifica direi che è un pregio. Si è cementato un buon rapporto anche con Petrachi, con noi da dicembre 2009. Il d.s. ha avuto ottime intuizioni come per D’Ambrosio, Basha, Rodriguez e lo stesso Cerci, che tutti noi volevamo. Il futuro? Abbiamo una squadra intera, riserve comprese, di giovani under 22, le fondamenta sono state gettate.

Massimo Galanto

Classe 1988, pugliese di nascita, è giornalista pubblicista dal 2010. Scopre il mondo dei blog per caso, dopo esperienze legate ai giornali di ‘carta’. Laureato prima all'Università degli Studi di Bari e poi a La Sapienza di Roma, vive nella Capitale. Ma in questo momento potrebbe essere ovunque.

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