Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, si è raccontato a La Gazzetta dello Sport. Di seguito la prima parte della sua intervista.
DIGIUNO DAL GOL – «Io non avevo nessuna ansia. Non conosco altri segreti che il lavoro quotidiano. Il calcio è fatto di alti e bassi come la vita, la differenza però la fa la testa, quanto riesci a rimanere lucido e non farti condizionare. Io non ero preoccupato, solo concentrato sul campo e su come aiutare la squadra. Quando ti sblocchi i gol arrivano tutti insieme».
PAREGGIO CON L’INTER – «Sappiamo di essere forti, non è stata una partita facile contro la favorita per lo scudetto e il pari ci dà ancora più convinzione: significa che siamo lì».
SCUDETTO – «I calciatori devono sempre sognare, tutti abbiamo i nostri obiettivi, personali e di squadra. La priorità è tornare tra le prime 4 e giocare di nuovo in Champions League, poi vedremo come siamo messi in classifica e che cosa possiamo fare. Tutti nello spogliatoio abbiamo l’ambizione di vincere perché la maglia della Juventus ci chiede questo».
OBIETTIVI PERSONALI – «Aiutare di più la squadra. Gol e prestazioni servono a raggiungere traguardi collettivi».
TRE GOL COL PIEDE DESTRO – «Tutto è frutto del lavoro. Nel nostro mestiere si può sempre migliorare, posso farlo io che sono giovane così come chi è a fine carriera. Basta guardare Cri- stiano Ronaldo. Questa è la mia quotidianità, io tutti i giorni mi concentro sia su ciò che so fare bene sia su quello che mi viene meno naturale. Solo così di- venterò un giocatore completo. Il segreto è non fermarsi mai. Il calcio è andato troppo oltre, se vuoi diventare un top player non puoi permetterti di avere tanti difetti. I calciatori sono sempre più tecnici e fisici. Io non tralascio niente e mi auguro che i risultati si vedranno».
RUMORS DI MERCATO – «Io non l’ho vissuta come un’estate diversa dalle altre, dal mio punto di vista non è successo nulla. Sono sempre stato concentrato e tranquillo anche durante la tournée in America, quando ho saltato la partita con il Milan per un problema fisico. Sono sempre stato sereno».
LASCIARE LA JUVE – «No, sono sempre stato sicuro di voler restare. Le voci ci sono sempre e fanno parte del gioco, se ci mettiamo ad ascoltare tutti possiamo diventare pazzi. Mi sono isolato e ho pensato solo al campo e alla fine sono felicissimo di essere rimasto. Era ciò che desideravo».
TIFOSI – «Posso solo ringraziarli perché sono sempre presenti, alla Continassa, allo stadio, nelle trasferte. Anche per loro voglio dare il massimo. E’ emozionante e bello sapere che sono dalla mia parte».
JUVE DA DENTRO – «In realtà è molto meglio. Solo stando dentro puoi renderti conto della grandezza del club e di tutto quello che gira intorno. Tutti vorrebbero essere al posto nostro. Non ho mai avuto dubbi, io ho sempre voluto rimanere in bianconero».
The post Vlahovic, prima parte: «Mai pensato di andarmene. La Juve è ciò che desideravo. Quest’estate…» appeared first on Juventus News 24.
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