La fatal Verona condanna ancora una volta il Milan. I rossoneri non riescono a lasciarsi alle spalle un passato di cocenti delusioni nel capoluogo scaligero e steccano la prima di campionato, contro l’Hellas di Mandorlini. Due colpi di testa di un inossidabile Luca Toni abbattono la balbettante difesa milanista e fanno esplodere di gioia una tifoseria affamata di Serie A, dopo tante stagioni nelle serie inferiori (11 per la precisione). La fatal Verona non delude l’attesa dei tifosi gialloblu. Come quel 20 maggio 1973, quando terminò 5-3 contro il Diavolo che perse lo scudetto a vantaggio della Juventus. O come quel 22 aprile 1990, quando il Milan di Sacchi, fresco campione d’Europa, scivola al Bentegodi tra le polemiche, consegnando di fatto il titolo al Napoli di Maradona.

L’eccezione è il match del 2002, quando il Milan vinse nello stadio maledetto sancendo la retrocessione degli scaligeri. Il presente è stato scritto con una prestazione degli uomini di Mandorlini, indemoniati dopo il vantaggio di Poli. Il trio delle creste rossonere Niang-Balotelli-El Shaarawy non ha punto, Luca Toni, invece, non ha perso lo smalto e la voglia di segnare e dimostrare che è ancora un calciatore molto temibile in area di rigore. Il tecnico scaligero Mandorlini elogia il suo attaccante:

“Abbiamo avuto qualche problema all’inizio, abbiamo pagato l’emozione del ritorno in Serie A, poi ci siamo ripresi e abbiamo fatto una grande gara. Toni è un terminale offensivo straordinario, le sue qualità le conoscono tutti. Oggi ha fatto una gara straordinaria. Non so quello che succederà, però per me è il quarto campionato in questa società e spero di restarci a lungo perché qui sto bene. Una giornata bellissima per noi, ma è solo la prima. Prima di parlare di Verona come una sorpresa del campionato, ce ne vuole. Dobbiamo solo pensare a continuare così. Balotelli? Non so se il personaggio l’ha creato lui o l’avete fatto voi. A me piacerebbe parlare solo della partita. Godiamoci questa vittoria, ma stiamo molto calmi. Sappiamo che contro le grandi bisogna chiudere gli spazi ma la nostra partita era difendere e ripartire e ce l’abbiamo fatta. Bene così“.

Allegri, dopo la vittoria esterna nel preliminare di Champions League contro il PSV, non nasconde l’amarezza per questo esordio deludente in campionato:

“Abbiamo giocato male. Abbiamo tenuto tredici minuti fino al nostro gol, poi non abbiamo gestito bene la palla. Abbiamo perso due-tre palloni e abbiamo rianimato il Verona che fino a quel momento era in difficoltà. Hanno meritato la vittoria, quindi complimenti a loro. Noi dobbiamo giocare con più cattiveria e cercare di portare a casa un buon risultato. Sono arrabbiato perché avevamo cominciato bene, poi ci siamo persi da soli. Siamo stati leggeri contro una squadra che non ci lasciava spazi. E’ solo la prima giornata, è normale che perdere fa male perché mercoledì abbiamo una gara importante e soprattutto non bisogna giocare così. Serve più cattiveria, quella che ha mostrato oggi Toni. Ha avuto lo spirito che ha noi è mancato. Per fare risultato in tutte le gare serve un atteggiamento diverso, lo abbiamo avuto solo per 13 minuti. Abbiamo pensato che fosse tutto facile e loro si sono rianimati“.

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