Un fardello che potrebbe pesare parecchio per Juventus e Livorno. Adrian Mutu venne licenziato dal Chelsea il 29 ottobre del 2004 per la sua positività alla cocaina. I blues lo allontanarono per «cattiva condotta», rinunciando di conseguenza anche al suo cartellino, pagato 23 milioni di euro. La Federcalcio inglese gli inflisse solo sette mesi di stop e 20 mila sterline di ammenda. La squalifica sarebbe terminata il 18 maggio 2005, ma nel gennaio 2005, venne tesserato dal Livorno e poi, nella stagione successiva, andò alla Juventus di Moggi (i bianconeri non potevano ingaggiarlo da subito in quanto avevano esaurito i posti da extracomunitario), facendo imbestialire i vertici del Chelsea.

Il romeno fu condannato a pagare una multa di 17 milioni di euro in seguito alla controversia legale, per decisione del Tas di Losanna. Mutu disse di non avere quella cifra e propose una quota simbolica da destinare in beneficenza. La sentenza del Tas fu annullata e nei giorni scorsi ai bianconeri e al Livorno è stata notificata la decisione della Dispute Resolution Chamber (la Camera di risoluzione delle vertenze) della Fifa che ha condannato i due club a pagare al Chelsea, la somma di 17,7 milioni di euro (sarebbero oltre 21 con gli interessi) che in un primo momento la stessa Fifa aveva imposto al romeno di pagare.

La Juve sta già preparando la documentazione da presentare nel ricorso. Il presidente dei labronici, Aldo Spinelli, ha commentato la notizia su Tuttomercatoweb.com :

“Non c’è nessun commento: se ne stanno occupando i legali della Juventus, l’avvocato Grassani, noi c’entriamo proprio poco. Come funziona per i 21 milioni? Non c’entriamo niente: è materia d’avvocati, noi c’entriamo poco. Noi siamo tranquilli, è un problema che riguarda i legali, di Juventus, Chelsea, noi siamo completamente estranei ad un fatto del genere”.

Nel frattempo Ioan Becali, agente del calciatore, attacca il club bianconero a Dolce Sport:

“Mutu ha pagato per quello che ha fatto, è rimasto sette mesi in disparte, ha pagato anche una multa. La colpa è della Juventus. Ho parlato con Mutu la settimana scorsa e anche ieri sera, abbiamo contatti molto frequenti. La colpa non è di Adrian e non può pagare nessuna cifra per estinguere il conflitto. Ha fondamentalmente guadagnato il suo stipendio, nulla di più. La Juventus ha dovuto aspettare che finissero i 7 mesi di sospensione, nei quali Mutu era stato squalificato, e le discussioni possono essere riprese solo dopo la fine della sospensione. Nel contratto firmato con il Chelsea ci sono alcune clausole. Dicono che, in caso il giocatore firmi con un’altra squadra è obbligato a fornire un risarcimento e se il giocatore non vuole o non ha questa possibilità, allora coloro che lo aiutano sono responsabili”.

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ultimo aggiornamento: 18-10-2013


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