[blogo-video provider_video_id=”BRvpF7eXUrI” provider=”youtube” title=”Calcioscommesse, Gattuso: “mai scommesso in vita mia. Se lo provano mi ammazzo”” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=BRvpF7eXUrI”]
Nella giornata di ieri i periti informatici incaricati dalla Procura di Cremona di scandagliare computer, smartphone e tablet degli indagati per il calcioscommesse, hanno consegnato il materiale in loro possesso durante l’incidente probatorio disposto dal gip Guido Salvini su richiesta del procuratore Roberto di Martino. Stando a quanto riporta la ‘Gazzetta dello Sport’, dall’inchiesta per associazione a delinque transnazionale, sarebbero emersi movimenti anomali di ingenti cifre di denaro e l’interesse nei confronti di tante partite, alcune mai prese in considerazione fin qui, sia di Serie A sia di Serie B, alcune addirittura risalenti al 2007.
Il procuratore, aveva chiesto ai periti informatici di incrociare alcune parole chiave e a quanto pare, dagli apparecchi tecnologici di 27 indagati, sarebbero emerse conversazioni via chat o Sms, con altri personaggi fin qui mai entrati nell’inchiesta o di altri indagati, ai quali però non erano stati sequestrati telefonini e PC. Inoltre, nei confronti di alcuni indagati, le indagini sono parziali per la mancata collaborazione degli stessi: Stefano Mauri, capitano della Lazio, non avrebbe fornito il pin del telefonino per poterlo analizzare; qualcosa di analogo è successo anche per l’ex Fiorentina, Mauro Bressan e per l’ex Pescara Ivan Tisci. Proprio Bressan, secondo l’accusa, sarebbe uno dei più stretti collaboratori di Amir Gegic, uno dei capi degli zingari.
I dati più importanti pare siano emersi dagli apparecchi di Massimo Erodiani e Mario Bruni, ex commercialista di Beppe Signori. Illeggibile la copia forense sulle analisi del computer di Antonio Conte, ex allenatore della Juve e attuale commissario tecnico della nazionale italiana. Sono risultante in una lingua sconosciuta, invece, le conversazioni trovate sui dispositivi di Luca Burini, ex manager e promoter in Cina per una società bolognese che produce lastre di ceramiche. Burini è stato associato a Beppe Signori, Luigi Sartor e al commercialista Daniele Ragone. Le perizie sono al momento incomplete e saranno portate a termine nei prossimi giorni in modo da essere illustrate durante la prossima udienza del 29 ottobre.
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