CATANIA, ITALY - APRIL 19: Sebastian Leto of Catania celebrates after scoring his team's opening goal during the Serie A match between Calcio Catania and UC Sampdoria at Stadio Angelo Massimino on April 19, 2014 in Catania, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)
Si fa ancora più dura la vita di Sebastian Leto a Catania, apertamente criticato dai tifosi etnei nelle settimane scorse per lo scarso impegno e atteggiamenti spesso arroganti (ha avuto battibecchi sia con Pellegrino che col nuovo allenatore); difeso a spada tratta da mister Sannino, autore per altro di buone prestazioni nelle ultime uscite (memorabile la doppietta a Trapani in 3 minuti), l’argentino stava per riconquistare la fiducia del pubblico e della società, tanto che in settimana il San Lorenzo aveva richiesto esplicitamente il giocatore per gennaio ma i vertici rossoazzurri avevano risposto picche.
Ebbene, oggi l’ex Liverpool e Panathinaikos l’ha combinata grossa e chissà che questo episodio non spinga Pulvirenti a lasciar partire il giocatore: al minuto 55 della partita che il Catania oggi giocava al Liberati di Terni, sul punteggio di 0-0, Leto ha subito fallo in zona offensiva con l’arbitro Candussio ha fischiato per dare agli ospiti il giusto calcio di punizione; l’argentino allora ha arringato polemicamente il direttore di gara perché due minuti prima, a suo avviso, non gli aveva accordato un fallo simile subito vicino la bandierina del calcio d’angolo, il tutto con un faccia a faccia ravvicinato abbastanza fuori luogo.
Candussio ha pensato bene allora di estrarre il cartellino giallo, evenienza che ha fatto letteralmente esplodere Leto che ha continuato a battibeccare meritandosi la seconda ammonizione in dieci secondi, e dunque il rosso. Tre minuti dopo la Ternana ha trovato il gol del vantaggio con Avenatti, riuscendo in superiorità numerica a gestire il resto della gara condotta in porto senza particolari affanni. Alla fine del match, sentito dai giornalisti di Sky, Beppe Sannino non ha potuto non commentare l’episodio:
“La partita è cambiata con l’espulsione di Leto, ci siamo fatti prendere dal nervosismo e una squadra come noi non può permetterselo. Peccato, perché in 10 ho visto una grande reazione. Abbiamo cercato il pari, ma il calcio è questo. Noi dobbiamo guardarci dentro, perché certi atteggiamenti possono inficiare sulla prestazione di squadra”.
Parole abbastanza morbide, ma di sicuro al chiuso dello spogliatoio non sarà mancata una strigliata sacrosanta: ora per Leto in arrivo una squalifica da parte del giudice sportivo di almeno due giornate, ma probabilmente il Catania deciderà pure di multarlo e, chissà, di scaricarlo definitivamente.
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