L’Inter riparte da Mazzarri, parte seconda. I nerazzurri colgono un’altra vittoria, dopo la prima all’esordio contro il Genoa a San Siro, su un campo non facile come quello di Catania. E’ un’iniezione di fiducia per il gruppo dell’ex tecnico del Napoli che tra due settimane dovrà affrontare la Juventus Campione d’Italia in un confronto che già si preannuncia molto interessante. Può sembrare presto per trarre conclusioni, ma l’Inter non sembra quella dello scorso anno. Più compatta, ordinata, più cinica e pimpante, la Beneamata in terra siciliana ha giocato un buon calcio crescendo di minuto in minuto grazie anche ad una discreta condizione fisica.
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Ecco le parole del tecnico nerazzurro. Tre gare ufficiali (compresa la vittoria contro il Cittadella in Coppa Italia), tre vittorie, 9 gol fatti e nessuno subito per i nerazzurri:
“Francamente non me l’aspettavo, non così bene e subito. Ci sono giocatori che sono cresciuti tanto, in pochi giorni. Mi hanno sorpreso. Ma so che bisogna migliorare, fare attenzione, non rischiare. Col Genoa abbiamo fatto cose belle e sagge. Col Catania siamo andati forte, ma abbiamo commesso qualche ingenuità che ci poteva costare cara. Sotto questo aspetto, occorre fare meglio. ma procediamo con calma e serenità. Non mi aspettavo una squadra così, dobbiamo migliorare, ma abbiamo già fatto tanto. Inter-Juve? Se la Juventus chiederà di giocare il venerdì per me sarebbe impossibile. Alcuni dei miei giocatori tornano il giorno prima Se accadrà, sarà falsato il campionato”.
Maran, dall’altra parte, non cerca scuse per il pesante passivo subito dal Catania:
“Fino al 2-0 la squadra stava anche rispondendo bene, poi però ho visto uno dei più brutti Catania da quando sono qui. Credo che abbiano inciso anche gli infortuni, ma ora dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire. Abbiamo due settimane di sosta, pensiamo a riacquistare le forze. E’ chiaro che il mercato prolungato anche dopo l’inizio del campionato disturba. Vorrei dirlo dopo una vittoria, perché parlarne dopo uno 0-3 casalingo suona quasi come una scusa. Però incide, certo, perché la partita era stata preparata in un certo modo. Almiron è stato tra i migliori, non doveva giocare 90 minuti ma avevamo finito i cambi. Per noi è un giocatore importantissimo per gli equilibri tattici che garantisce e ciò che dà in campo”.
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