[blogo-video provider_video_id=”3MQX5tKk6eA” provider=”youtube” title=”Catania Calcio corteo via Etnea 5 Aprile 2014″ thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=3MQX5tKk6eA”]
Il Catania quest’anno non ha azzeccata una e il responsabile principale è Antonino Pulvirenti che dopo l’ottavo posto della stagione scorsa ha condotto un mercato scriteriato, si è privato di un direttore dopo gli addii di Lo Monaco e Gasparin e non ha operato le scelte giuste quando ancora aveva l’opportunità di farlo: cambiare Maran con De Canio non è stata un’intuizione felice, richiamare Maran (insieme a Lodi) un tentativo disperato di aggiustare una situazione alquanto compromessa, esonerare per la seconda volta l’ex allenatore di Varese e Bari un segno di resa che lancia un segnale alquanto chiaro.
Questo Catania dopo il ko interno contro il Torino ha forse deposto le armi e si prepara ad affrontare la Serie B: negli ultimi anni incidenti di percorso simili sono capitati anche a Parma, Chievo, Sampdoria e Palermo, e tutte senza isterismi sono tornate in Serie A dopo un solo anno di purgatorio, toccherà ora al massimo dirigente etneo operare con freddezza e lucidità per riportare il sodalizio rossoazzurro nel calcio che conta dopo otto anni di permanenza in massima serie.
Dunque via Rolando Maran, dentro Maurizio Pellegrino: siracusano classe ’66, ex allenatore proprio del Catania che dieci anni fa condusse in B insieme a Ciccio Graziani (ma anche centrocampista dal ’94 al ’97), da tempo gravitava intorno al club interessandosi del settore giovanile. Ha firmato un contratto di tre mesi senza clausole o opzioni di rinnovo, gli verrà chiesto probabilmente di valorizzare i giovani presenti in rosa e di aiutare il presidente nelle scelte da operare l’anno venturo. Ma occhio: Pellegrino sa che questa potrebbe essere una chance irripetibile e nonostante non abbia esperienza da allenatore a questi livelli, in cuor suo la speranza di compiere il miracolo è viva e presente.
Fautore del 4-1-4-1, a Padova mostrò un calcio brillante e propositivo, in più conosce l’ambiente e la piazza, e farà di tutto per cullare il sogno di una salvezza che a questo punto pare una chimera; sette punti da Chievo e Bologna, sei giornate, un calendario arduo ma non impossibile: in casa arriveranno Sampdoria del’ex Mihajlovic, Roma (forse fuori dai giochi scudetto) e Atalanta, trasferte contro Milan (la prossima), Verona e Bologna. Per la serie: prepariamoci al peggio, ma sperare non costa nulla.
Già in bilico il futuro di Cristian Chivu all'Inter? L'indiscrezione su un clamoroso ritorno di…
In casa Atalanta tiene ancora banco la vicenda Lookman, che sembra ormai destinato a lasciare…
Il Milan si trova in grande difficoltà dal punto di vista degli uomini su cui…
Marcus Thuram potrebbe davvero lasciare l'Inter a fine stagione: il gesto fatto durante il match…
Reduce da una grande prestazione contro l'Inter, Yildiz è bersagliato da offerte provenienti da mezza…
Nicolò Barella, centrocampista dell'Inter e della Nazionale italiana, al centro dell'attenzione per quanto accaduto nelle…