Saranno i giudici della prima sezione della Corte Sportiva d’appello presieduta da Gerardo Mastrandrea a fare chiarezza su un caso che al momento appare quantomeno bizzarro. Ricostruiamolo brevemente: il Giudice Sportivo sanziona il Verona con multa di 50 mila euro e chiusura per un turno della curva dello stadio per il coro razzista “indirizzato al calciatore Muntari, ogniqualvolta entrava in possesso del pallone” da parte dei tifosi gialloblu. La società reagisce con un duro comunicato nel quale annuncia il ricorso in appello. La decisione arriverà domani. Intanto il Comune denuncia i tre collaboratori della procura Figc per “il danno d’immagine arrecato alla città”. Il sindaco Flavio Tosi tuona:

Non risulta da nessuna parte che ci siano stati questi cori. C’è qualcuno che cerca di inserire la politica nello sport. Tutti sanno che la tifoseria gialloblù non è certo di sinistra e dunque la si vuole penalizzare. Ci sono persone che vorrebbe infangare il tifo di Verona.

Ma a difendere la società di Setti sono anche personalità meno interessate alla faccenda. Per esempio le forze dell’ordine. Non a caso ieri Danilo Gagliardi, questore di Verona, a Radio Bellla e Monella, ha dichiarato:

Non abbiamo sentito nulla né, tantomeno, siamo stati informati. I miei dirigenti hanno il dovere di intervenire e il diritto di essere informati, nell’eventualità in cui non avessero percepito i cori razzisti, dai funzionari della Federazione. In questo modo, avrebbero parlato con il quarto uomo e con l’arbitro per lanciare gli avvisi con gli altoparlanti dello stadio, ripetuti più volte, mirati a far cessare i cori. Poi si sarebbe deciso insieme se continuare la gara o sospenderla.

E allora come è possibile che i tre collaboratori della procura federale, abbiano messo nero su bianco che addirittura 3 mila persone abbiano urlato quel coro razzista? Se lo chiede, in un certo senso, anche il Milan, che pare essere sulla stessa linea del Verona. Infatti, stando a quando scrive La Gazzetta dello Sport, l’a.d. Adriano Galliani ha parlato col presidente Maurizio Setti esprimendogli solidarietà. Sulla Rosea si legge: “Il Milan ritiene esagerata la sanzione comminata dal giudice sportivo. La ritiene esagerata soprattutto perché la squadra ospite, domenica, non si è accorta di nulla. La società rossonera fa notare che a Milan Channel Muntari non ha fatto il minimo cenno all’episodio, probabilmente perché non avvertito”.

Per evitare di giocare la gara contro la Lazio, in programma giovedì 30 ottobre, con la curva Chiusa i dirigenti e legali del club veneto dovranno portare prove che smentiscono la testimonianza dei procuratori. Insomma, servono ricostruzioni basate su filmati grazie ai quali si possano escludere le offese razziste verso Muntari. Come i video pubblicati dal sito dell’Hellas nei giorni scorsi. Per la cronaca, comunque, la cancellazione della squalifica di una curva su una materia del genere non si è mai verificata. Ma sperare non è mai inutile.

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ultimo aggiornamento: 23-10-2014