FC Dnipro's supporters celebrate at the end of the UEFA Europa League semi-final second leg football match between FC Dnipro and SSC Napoli in Kiev on May 14, 2015. Dnipro, a former rocket factory side, on the other hand secured their first ever European final by grittily edging Rafa Benitez's Napoli 1-0 in Kiev to go through 2-1 on aggregate. AFP PHOTO / ANATOLII STEPANOV (Photo credit should read ANATOLII STEPANOV/AFP/Getty Images)
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Dnipro-Lazio, gara di esordio per i biancocelesti in Europa League e in programma il prossimo 17 settembre, si giocherà a porte chiuse. Lo ha deciso e comunicato proprio in queste ore l’UEFA. Brevissimo il comunicato diramato dal club biancoceleste una volta appresa la decisione del governo europeo presieduto da Michel Platini: “Si comunica che, la gara di Uefa Europa League con il Dnipro del 17 settembre, sarà svolta a porte chiuse”. Ovviamente, non c’entra nulla la Lazio, la decisione è stata presa in seguito ai fatti accaduti lo scorso anno in occasione della semifinale di Europa League tra i padroni di casa del Dnipro e il Napoli.
Gli ucraini vinsero contro i partenopei e approdarono in finale (poi persa contro il Siviglia), ma i suoi tifosi furono protagonisti di una serie di intemperanze. Oltre all’invasione di campo e al tentativo di aggredire i tifosi del Napoli, i sostenitori del club di casa intonarono cori razzisti e fecero esplodere all’interno dello stadio dei fuochi d’artificio. Oltre alla partita a porte chiuse, il Dnipro è stato condannato al pagamento di un’ammenda da 70mila euro. Il match contro la Lazio, dunque, si giocherà in un silenzio “surreale”.
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