Dnipro-Lazio, gara di esordio per i biancocelesti in Europa League e in programma il prossimo 17 settembre, si giocherà a porte chiuse. Lo ha deciso e comunicato proprio in queste ore l’UEFA. Brevissimo il comunicato diramato dal club biancoceleste una volta appresa la decisione del governo europeo presieduto da Michel Platini: “Si comunica che, la gara di Uefa Europa League con il Dnipro del 17 settembre, sarà svolta a porte chiuse”. Ovviamente, non c’entra nulla la Lazio, la decisione è stata presa in seguito ai fatti accaduti lo scorso anno in occasione della semifinale di Europa League tra i padroni di casa del Dnipro e il Napoli.
Gli ucraini vinsero contro i partenopei e approdarono in finale (poi persa contro il Siviglia), ma i suoi tifosi furono protagonisti di una serie di intemperanze. Oltre all’invasione di campo e al tentativo di aggredire i tifosi del Napoli, i sostenitori del club di casa intonarono cori razzisti e fecero esplodere all’interno dello stadio dei fuochi d’artificio. Oltre alla partita a porte chiuse, il Dnipro è stato condannato al pagamento di un’ammenda da 70mila euro. Il match contro la Lazio, dunque, si giocherà in un silenzio “surreale”.

FC Dnipro's supporters celebrate at the end of the UEFA Europa League semi-final second leg football match between FC Dnipro and SSC Napoli in Kiev on May 14, 2015. Dnipro, a former rocket factory side, on the other hand secured their first ever European final by grittily edging Rafa Benitez's Napoli 1-0 in Kiev to go through 2-1 on aggregate. AFP PHOTO / ANATOLII STEPANOV (Photo credit should read ANATOLII STEPANOV/AFP/Getty Images)












