La Juventus sta attraversando una fase decisiva della sua storia recente, tra il bisogno di risultati sportivi e la necessità di garantire una gestione economico-finanziaria sostenibile. Negli ultimi anni, il club ha vissuto momenti di forte turbolenza, sia sul campo che fuori, con eliminazioni premature nelle coppe e un progetto tecnico che non ha mai realmente preso il volo. In questo contesto, la proprietà, rappresentata da John Elkann, è rimasta spesso in silenzio. Fino ad ora.
Dopo tre ricapitalizzazioni dal 2019 al 2024 per un totale di 900 milioni di euro – 573 dei quali versati da Exor, holding della famiglia Agnelli – la linea sembrava ormai tracciata: stop agli interventi diretti. La Juventus doveva imparare a reggersi sulle proprie gambe. Ma quando il rischio di mancare la qualificazione alla prossima Champions League è diventato concreto, Elkann ha deciso di cambiare rotta. Ed è intervenuto in prima persona.
Il cambio in panchina è stato solo il primo segnale del nuovo corso. La vera svolta è arrivata sul piano societario, con un nuovo aumento di capitale destinato a investitori istituzionali, non agli azionisti-tifosi. Questo darà respiro alle casse bianconere, permettendo alla dirigenza di agire sul mercato senza dover svendere i propri pezzi pregiati.
Tuttavia, non tutte le risorse potranno essere trattenute: il player trading resterà uno strumento centrale per garantire la sostenibilità del club. Eppure, in mezzo a possibili cessioni eccellenti, c’è un nome su cui è stato posto un veto assoluto.
Kenan Yildiz, attaccante turco-tedesco classe 2005, è stato ufficialmente dichiarato incedibile da John Elkann. Nonostante l’interesse di diversi top club europei e le potenziali plusvalenze che ne deriverebbero, la proprietà ha deciso di blindarlo. Yildiz rappresenta il presente e il futuro del progetto bianconero, un simbolo di rinascita tecnica e identitaria.
In un periodo di incertezze e rivoluzioni, una certezza rimane: Kenan Yildiz non lascerà la Juventus. Almeno finché sarà Elkann a tracciare la rotta.
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