Inghilterra: il 18 aprile riaprono gli stadi

Il governo inglese ha dato il via libera alla riapertura graduale degli stadi di calcio. È l’effetto positivo della campagna vaccinale, che consentirà di anticipare l’allentamento di alcune misure restrittive. Inizialmente, il premier inglese Boris Johnson aveva fissato per maggio l’appuntamento con il ritorno del pubblico negli impianti sportivi, considerato che a giugno si giocheranno gli Europei, si è deciso di avviare in anticipo la “sperimentazione”. Così, in occasione della semifinale di Coppa d’Inghilterra Leicester-Southampton, potranno andare allo stadio 4mila spettatori. Si tratta di meno del 5% della capienza di Wembley, uno dei templi del soccer, ma che potrà quantomeno celebrare quello che è definito il primo passo per il ritorno alla normalità del calcio.

Inghilterra: i primi 3 esperimenti col pubblico negli stadi

Il programma stilato in collaborazione con il comitato tecnico scientifico e le istituzioni calcistiche britanniche, prevede che dopo una settimana, ovvero il 25 aprile, sempre a Wembley possano invece entrare 8 mila spettatori in occasione della finale di Coppa di Lega tra Manchester City e Tottenham. Lo stadio londinese, poi, potrà ospitare invece 21mila persone in occasione della finale di Coppa di’Inghilterra, che vedrà impegnate la vincente di Leicester-Southampton e quella di Chelsea-Manchester City.

Dopo questi tre test, le autorità britanniche trarranno le dovute conclusioni, ma sembra che in Inghilterra ci siano già delle certezze che altri Paesi non possono avere poiché più indietro con i rispettivi piani vaccinali. L’Uefa ha stabilito in vista degli Europei un’occupazione minima del 25% degli impianti. Le città che non potranno garantire questa percentuale di ingressi per via della curva epidemiologica, dovrebbero sostanzialmente abdicare. Un problema grosso anche per l’Italia, insomma, mentre gli inglesi confidano addirittura di far entrare a Wembley, in occasione delle gare degli Europei, molto di più di un quarto degli spettatori.

La Premier League 2021-2022 torna alla normalità

Insomma, avendo la campagna vaccinale più avanti di tutti in Europa (31 milioni di vaccinati, oltre 5,5 milioni anche con seconda dose), gli inglesi hanno abbattuto decessi e ricoveri e possono ora fare da capofila nel ritorno alla normalità. Anche nello sport. Ovviamente, senza correre alcun rischio e rispettando i piani che prevedono la riapertura praticamente di tutto a partire dal 21 giugno. La Football Association a tal proposito sta lavorando con l’obiettivo di far ripartire la prossima Premier League con l’apertura totale al pubblico, cosa che darebbe un ulteriore smacco agli altri campionati nazionali, qualora si trovassero indietro sulla tabella di marcia. Ovviamente, si predisporranno misure di sicurezza tali da ridurre il rischio di contagi, soprattutto in caso di ripristino della somministrazione di cibi e bevande negli stadi.

Redazione Blogo

Recent Posts

Dietrofront Calhanoglu, la richiesta spiazza tutti: salta la cessione

Calhanoglu resta all’Inter: dopo giorni di polemiche e voci insistenti arriva il dietrofront clamoroso che…

13 ore ago

Inzaghi lo scippa all’Inter: servono 30 milioni

Simone Inzaghi è pronto a fare un grosso sgarbo all'Inter: il tecnico dell'Al-Hilal si prende…

15 ore ago

Vlahovic-Osimhen, c’è una novità: il piano della Juventus

Il destino dei due attaccanti potrebbe essere legato e non si tratta soltanto di una…

19 ore ago

“In prestito per giocare”: dietrofront improvviso per Pio Esposito

Arrivata la consacrazione, Pio Esposito svela i retroscena di un addio mancato all'Inter, spiazzando i…

23 ore ago

Cento milioni: così Tare ribalta il Milan

Il lavoro di Igli Tare nel mercato in uscita consentirà al Milan di guadagnare la…

2 giorni ago

Juventus, la firma è vicina: affare da 57 milioni

Affare in dirittura d’arrivo: operazione da 57 milioni per rinforzare la rosa bianconera, la Juventus…

2 giorni ago