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Inter, Dejan Stankovic a tutto tondo: “Stimo Stramaccioni, Cassano è un fuoriclasse”

Il centrocampista serbo Dejan Stankovic, 34 anni, che con la maglia dell’Inter ha vinto praticamente tutto, ha concesso un’intervista a Sky Sport, parlando dei temi più attuali relativi alla sua squadra, dalla rimonta clamorosa a Catania fino alle solite bizze di Antonio Cassano.

L’impresa al Massimino, contro una squadra, il Catania, decisamente in forma, fa sorridere Stankovic, anche perché, con una sconfitta, la situazione in classifica dei nerazzurri avrebbe potuto aggravarsi notevolmente. La vittoria conquistata in Sicilia, secondo il serbo, può essere il punto di svolta della stagione:

Si era messa male di brutto, ma di brutto. Con una sconfitta eri già risucchiato dalle altre squadre, ti scavalcano Fiorentina e le altre. Ti creavi una situazione molto brutta. Invece è stata una scossa: una grandissima vittoria e deve essere la ricetta per la partita dopo, per Londra, per il Bologna domenica. Devi cominciare a fare qualche vittoria di fila, così muovi la classifica perché le qualità ci sono. Sicuramente eravamo un po’ tesi, con un po’ più di pressione, perché i risultati non arrivavano. Tutti si aspettano la reazione e sono sicuro che c’è stata nel secondo tempo una buona spinta per il futuro.

Stankovic ha espresso anche la sua opinione, positiva, nei confronti del suo allenatore Andrea Stramaccioni:

Lui si è preso il rischio a mettermi 45 minuti, non sapeva neanche lui se ce la facevo, neanch’io personalmente lo sapevo, ma abbiamo corso questo rischio. Lo ringrazio tantissimo e lui sa che lo stimo tanto. Io credo in quello che sta facendo, dobbiamo seguirlo tutti, uno dietro l’altro e per me quell’abbraccio significa tanto.

Riguardo all’ennesima “Cassanata”, che avrà fatto sorridere soprattutto i rivali rossoneri, Stankovic, da interista, non può far altro che minimizzare:

Se parliamo di problemi, non c’è stato un grandissimo problema a esagerare. Per fare due commenti sulle situazioni, quando anche non ci sono le vittorie, c’era tanta pressione, è normale che c’è qualche discussione, ma non solo qua. È successo dappertutto quando non ci sono risultati: un po’ di tensione, pressione e un po’ più di nervosismo, si fa una discussione. Come diceva Cambiasso, abbiamo fatto finta che è squalificato, adesso rientra perché come giocatore è un fuoriclasse, ci darà una mano. È un nostro compagno di squadra, ma non ha fatto niente di grave, si va avanti. È capitato, capiterà a qualcun altro, io mi auguro di no. Le scuse si devono fare.

Foto | © Getty Images

Fabio Morasca

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