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Juventus, Andrea Agnelli e la terza stella: “Tornerà sulle maglie quando un’altra squadra ne avrà due”

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Oggi a Torino è stata presentata la Unesco Cup, la partita di beneficenza che si giocherà allo Juventus Stadium il prossimo 2 giugno e che vedrà le leggende juventine sfidare quelle del Real Madrid. Per l’occasione era presente a Torino anche Florentino Perez, il presidente delle Merengues si è complimentato con il suo collega italiano per la conquista del terzo scudetto consecutivo. Proprio la vittoria di ieri ha distolto in parte l’attenzione dall’evento benefico, ma era in qualche modo inevitabile e Andrea Agnelli non si è sottratto alle domande dei giornalisti, nemmeno quando gli è stato chiesto delle ormai famose stelle, assenti dalla casacca bianconera ormai da due stagioni.

La vicenda è nota, per il club di Corso Galileo Ferraris gli scudetti vinti sono 32, la contabilità ufficiale che tiene conto dei fatti avvenuti nell’estate del 2006, ma curiosamente non delle sentenze della giustizia ordinaria, due in meno. Alla conquista del primo titolo dell’era Conte la Juventus non potendo fregiare il logo societario della terza stella decise clamorosamente di abbandonare del tutto il riconoscimento tutto italiano che celebra le decine. Con la vittoria del titolo di ieri la Juventus fa 30 secondo l’albo d’oro ufficiale e questo la autorizzerebbe a cucire tutte le tre stelle. I tifosi si sono subito divisi, tra quelli che le stelle non vogliono nemmeno sentirle nominare e quelli che invece vorrebbero vederle nuovamente sulla maglia. A dirimere la questione ci ha pensato per l’appunto il numero uno del club annunciando quella che è una decisione che sicuramente farà discutere:

Metteremo le tre stelle sulla maglia quando qualcuno potrà permettersi di metterne due. Giusto per rimarcare la differenza tra noi e gli altri. La terza stella non ci sarà: per noi gli scudetti sono 32, anche se la contabilità ufficiale dice 30.

Chi credeva che i successi di questi ultimi anni potessero ammorbidire la società torinese dunque si sbagliava. Poi sono arrivati i complimenti ad Antonio Conte e alla squadra, ma anche a tutto lo staff capace in questi anni di imprese straordinarie. Agnelli giudica la stagione come assolutamente positiva e controbatte anche a chi gli fa notare gli insuccessi continentali:

Ho detto a Conte, ai giocatori e a tutti i dirigenti che è difficile per me trovare gli aggettivi per descrivere quello che abbiamo fatto. Abbiamo scritto una pagina della storia della Juventus e il merito è dei ragazzi, di Conte e dei dirigenti. Mi è capitato di leggere del fallimento del Bayern a opera del mio amico Florentino e ho notato che il fallimento dei tedeschi è stato abbinato a quello della Juve che lo scorso anno è arrivata ai quarti di Champions League e che quest’anno ha raggiunto la semifinale di Europa League. Noi vogliamo sempre vincere le competizioni a cui partecipiamo, ma sono 100 le formazioni che iniziano la Champions e l’Europa League ogni stagioni. E vincono solo in 2… Dire che le altre 98 falliscono è sbagliato. Oggi si chiude un capitolo e stiamo già lavorando per la prossima stagione. Da ora in poi conta quello che succederà, non quello che abbiamo vinto.

Ovviamente si è parlato anche dell’evento per il quale è stata convocata la conferenza stampa, una partita di beneficenza, il ricavato della partita verrà devoluto all’Unesco rappresentata oggi dal vice direttore Eric Falt, che rafforza l’amicizia e la collaborazione tra Real Madrid e Juventus. A sottolineare gli ottimi rapporti tra i club anche le parole di Florentino Perez che si è complimentato per il titolo conquistato:

Complimenti alla Juventus per il suo terzo scudetto consecutivo. fare le congratulazioni al presidente Agnelli e a tutta la famiglia juventina per aver conseguito un nuovo Scudetto, il terzo consecutivo. Le mie felicitazioni. È un onore per me essere qui per un evento di solidarietà con gli amici della Juventus. Le nostre squadre sono unite dalla storia e dal tempo, sono uniche per milioni di tifosi e questa è una responsabilità. Juventus e Real Madrid simboleggiano la parte migliore dello sport e per questo devono anche impegnarsi nell’aiutare chi soffre. I bianconeri devono essere orgogliosi dei loro progetti con l’Unesco. Dobbiamo essere uniti per l’Africa in un’occasione che sarà anche una celebrazione del calcio.

La partita sarà un’ottima occasione per vedere all’opera molti campioni del passato di queste due gloriose società. Oggi erano presenti Pessotto, Davids e Nedved per i bianconeri, Hierro e Butragueno per gli spagnoli ma il 2 giugno lo Juventus Stadium sarà teatro di una vera e propria parata di stelle.

cesare10

Ingegnere poco più che trentenne, vive in una città con l'anacronistica (cit.) passione per i cavalli. In attesa di guadagnare con i numeri si diverte con le parole. Imbratta il web da tanto tempo. Una volta aveva anche un blog di dubbio successo, ma lo ha chiuso per aprirne uno del quale non ha mai rivelato l'indirizzo, regola che non sfugge a questa biografia: forse anche per questo, ma non solo, non ha lettori. Scrive di calcio per poter comprare il pane. Nel tempo libero scatta fotografie, partecipa a cortometraggi di aspiranti registi slavi e apre tumblr collaborativi con pretese virali. Gli piace guardare le facce delle bariste ogni volta che ordina bitter con gin.

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