
La bufera travolge l'Inter: fuori dalla Champions - Calcioblog.it (screen Youtube)
Per l’Inter non finiscono le grane da risolvere e Marotta deve cominciare a dare segnali forti. I nerazzurri sono stati travolti dalla bufera, che li proietta fuori dalla Champions League.
Cristian Chivu sta provando in tutti i modi a dare forma e sostanza alla sua Inter, ma la sensazione è che il tempo stia correndo più veloce delle soluzioni trovate. L’attesa per un calciomercato che stenta a decollare si sta trasformando in un crescente senso di frustrazione tra tifosi e addetti ai lavori. I test estivi hanno già offerto qualche indicazione, ma non sempre positiva: pur nella relatività delle amichevoli, è emersa con chiarezza la necessità di un intervento deciso in alcuni reparti, in particolare la difesa, che continua a mostrare fragilità strutturali. Il buon risultato contro il Monaco, battuto 2-1 grazie alle reti di Lautaro Martinez e Bonny, ha dato un momentaneo sollievo, ma non ha cancellato i dubbi. In quella partita si sono visti sprazzi di qualità, soprattutto nelle combinazioni offensive, ma anche pause e cali di concentrazione che una squadra con ambizioni di vertice non può permettersi.
La sensazione generale è che i nerazzurri non abbiano ancora un’identità definita: si alternano momenti di pressing alto e aggressivo ad altri di attendismo, senza una linea di continuità. Le scelte tattiche di Chivu cercano di coniugare solidità e intensità, ma senza rinforzi mirati diventa difficile trasformare i buoni propositi in certezze. E, con l’inizio della stagione ufficiale sempre più vicino, l’Inter sembra ancora sospesa tra il vecchio sistema di gioco e le nuove idee dell’allenatore rumeno.
Il Monza frena l’Inter, tifosi in rivolta sui social
Il 2-2 contro il Monza, squadra retrocessa in Serie B, ha aggiunto un ulteriore strato di inquietudine attorno al progetto di Chivu. L’Inter è riuscita a imporsi soltanto ai calci di rigore, lasciando perplessi molti tifosi. È vero che le amichevoli estive spesso ingannano e non vanno prese come riferimento assoluto, ma il modo in cui la squadra ha concesso spazi e occasioni ha acceso il dibattito. Sui social, la frustrazione è palpabile. Ma Ausilio che cosa fa?????? Possibile che non vede la necessità di prendere due difensori giovani??? – scrive un utente su X, sintetizzando una delle critiche più frequenti. Un altro aggiunge: “Difesa inguardabile, squadra in ritardo su tutto (condizione fisica, progetto tattico, mercato)”.

C’è anche chi, disilluso, giustifica così la propria scelta: “Ecco il motivo per cui non mi sono abbonato”. Il tema difensivo resta centrale, come sottolinea un altro commento: “Nemmeno col Monza in Serie B riusciamo a difendere. La scusa del calcio d’agosto è una str***ata”. Il malumore non risparmia nemmeno le prospettive stagionali: “Poca cosa, solo fumo e tanti bla bla bla, sicuramente arriviamo quinti a stento, e qualcuno rimane senza panettone”.
Ma Ausilio che cosa fa?????? Possibile che non vede la necessità di prendere due difensori giovani??? De Winter, Leoni, Beukema, tutti accostati all Inter ma se non vende Acerbi, Pavard e Palacios…..non vende e non compra, incapace
— @mauri (@mauri19085533) August 13, 2025
Difesa inguardabile , squadra in ritardo su tutto ( condizione fisica , progetto tattico , mercato )… se partiamo mola con le prime 3 di campionato….. ci sarà da piangere
— FG11 (@Filgar11) August 13, 2025
Ecco il motivo per cui non mi sono abbonato.
— Vilnius (@stanchitudine) August 12, 2025
Poca cosa, solo fumo e tanti bla bla bla, sicuramente arriviamo quinti a stento, e qualcuno rimane senza panettone.
— ANGELO 🖤💙 con l’inter nel 💙 (@15agosto2022) August 13, 2025
Parole non certo d’amore verso l’Inter, che riflettono il timore di una stagione anonima se il mercato non porterà innesti di qualità e se la squadra non troverà rapidamente una propria identità tattica. Tra ottimismo di facciata e critiche dirette, l’Inter di Chivu si trova così a un bivio: dare risposte subito o rischiare di affrontare l’inizio ufficiale della stagione in un clima già avvelenato.