In queste ore si sono susseguite le voci su una possibile penalizzazione alla Lazio legata all’inchiesta di Cremona sul Calcioscommesse. La testata quotidiano.net avanza oggi ipotesi plumbee per il club capitolino che rischierebbe grosso per le presunte combine di Lazio-Genoa 4-2 e Lecce-Lazio 2-4, entrambe del maggio 2011. Per Mauri si profilerebbe il deferimento per illecito sportivo e almeno tre anni di squalifica, mentre la Lazio, per responsabilità oggettiva, potrebbe andare incontro a una penalizzazione simile (in proporzione) a quella comminata al Napoli, vale a dire due punti a partita e il rischio dell’aggravante, un punto in più.

L’accusa della Giustizia Sportiva si fonderebbe anche questa volta su terze persone, su testimonianze perlopiù da de relato, e non sarebbe minimamente presa in considerazione la parola dell’imputato. Di prove concrete, di riscontri di ogni tipo, bancari e di scommesse, non ce ne sono e chissà se usciranno. La vicenda di Mauri è stata seguita in questo sito con sufficiente attenzione e ognuno può trarne le proprie conclusioni. Il Carobbio, il Gianello della situazione, in questo caso, è il pentito Carlo Gervasoni (smentito a più riprese da Zamperini e dallo stesso Mauri): “Zamperini e Ilievski sono andati a Formello per incontrare Mauri… Gli slavi puntavano sulla sconfitta del Genoa con l’Over… Ilievski mi mostrò una foto sul proprio cellulare che lo ritraeva abbracciato a Mauri…“.

Gervasoni su Lecce-Lazio: “Gegic mi disse che, tramite Zamperini, si misero nuovamente in contatto con Mauri per Lecce-Lazio.. Furono corrotti 6 o 7 giocatori del Lecce“. Infine, le considerazioni del pm Di Martino: “Il calciatore utilizzava tre utenze telefoniche, quelle ufficiali e una intestata a Samanta Romano», la fidanzata del titolare di un’agenzia di scommesse di Roma. La scheda ‘coperta’ usata ripetutamente da Mauri, secondo l’accusa, per tenere i contatti con i suoi complici”.

E’ un’altra mini bomba giornalistica ancora non seguita a ruota dalle grandi testate, come Repubblica (da tempo in prima linea con gli “scoop” sul tema), o Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport. Voci di corridoio che si alzano a soli due giorni dalla messa in onda della puntata televisiva di Presadiretta sul Calcioscommesse. Un’inchiesta che ha lasciato al telespettatore più interrogativi che chiarimenti, un lavoro sicuramente congruo fatto dalla redazione del programma di Rai 3, ma troppo pregno di punti poco chiari. Intanto Lotito, intervistato da Panorama.it, promette battaglia su tutti i fronti e avanza sospetti sui tempi di uscita delle “voci giornalistiche”. Il numero uno biancoceleste precisa anche la questione relativa al conto in Svizzera:

“Non so nulla di questa vicenda. La apprendo dalla stampa e mi sembra abbastanza anomalo che un giornale parli prima ancora dell’arrivo di un provvedimento. Rimaniamo sorpresi. Se la stessa Procura ha chiesto un proroga di sei mesi significa che non ci sono certezze… Anche questa è un’altra anomalia. Se la Procura ha chiesto la proroga perché loro vogliono procedere in maniera immediata al deferimento? In questa vicenda ci sono tante situazioni che meritano approfondimenti. Mauri è stato accusato di avere un conto in Svizzera e per fortuna sua e della sua famiglia ha dimostrato che erano soldi per un intervento chirurgico del padre. Intanto, però, era finito sul giornale”.

Poi l’affondo indirizzato a Presadiretta (che utilizza subdolamente la foto di Mauri senza approfondire la sua posizione, secondo Lotito):

“E’ stata fatta una trasmissione e nelle anticipazioni è stata messa la faccia di Mauri. Procederemo per il reato di diffamazione nei confronti degli autori della trasmissione; ho già dato mandato ai legali di muoversi. La trasmissione chiude dicendo: ‘Non si capisce perché alcuni calciatori sono stati deferiti e altri sono ancora liberi di giocare’. Poi c’è un articolo sui deferimenti… Mi sembra ci sia una cosa particolare sotto. Se a lei la chiama un magistrato prima lo legge sui giornali e poi arriva la chiamata del magistrato. Ha mai visto una cosa così? Se già si sa e non lo sa l’interessato c’è qualcosa che non va. Se la Lazio fa paura perché è arrivata in alto? Sono abituato a non fasciarmi la testa prima dell’urto ma a valutare le cose. Quando si realizzeranno la società prenderà i provvedimenti che riterrà opportuni”.

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