In un calcio moderno fatto di contratti milionari e trasferimenti record, c’è chi, come Giuseppe Marotta, cerca di navigare le acque tumultuose del mercato giocatori adottando una strategia differente, ma non per questo meno efficace: il parametro zero. Questa politica di reclutamento consente di acquisire giocatori a costo zero al termine del loro contratto, rappresentando una sfida intrigante per i dirigenti, ma allo stesso tempo, apre opportunità uniche.
Negli ultimi anni, questo approccio ha dato i suoi frutti con l’acquisizione di talenti come Calhanoglu, Thuram, Onana e, più recentemente, Taremi e Zielinski, dimostrando come la prospettiva di ottenere giocatori senza dover corrispondere un trasferimento possa essere allettante. Certo, tali operazioni comportano comunque dei costi, come ad esempio bonus alla firma, ma questi restano sensibilmente inferiori rispetto alle cifre esorbitanti spesso richieste per l’acquisto di giocatori di alto livello tramite trasferimento “tradizionale”.
Al centro dell’interesse per la prossima stagione ci sono due nomi di spicco: Jonathan David e Federico Chiesa. Entrambi giovani e con un grande potenziale di rivendibilità in futuro, rappresentano perfettamente il tipo di opportunità che Marotta e il suo team cercano di sfruttare. David, attaccante del Lille, è una pedina preziosa nel reparto offensivo e, nonostante l’interessamento di varie squadre, potrebbe rimanere al Lille ancora per una stagione secondo le dichiarazioni del presidente Olivier Letang. D’altra parte, la situazione di Chiesa appare più complicata; non rientrando nei piani di Thiago Motta, la sua permanenza alla Juventus è incerta, malgrado l’interesse da parte di club come Roma e Milan.
La fase finale del mercato potrebbe rivelarsi decisiva per entrambi i giocatori. Per David, restare al Lille sembra un’opzione sempre più concreta, considerata la complicazione nel trovare sostituti adeguati e la sua felicità nel club. Per Chiesa, invece, le acque sono più agitate: un anno di inattività potrebbe influenzare negativamente la sua carriera, ma anche la strategia dell’Inter nell’accoglierlo, data la situazione contrattuale e l’adattabilità alle finanze del club.
Mentre il mercato continua ad evolversi, resta chiaro che la strategia del parametro zero non è solo una mossa economica, ma una visione lungimirante che considera non solo il talento immediato ma anche il valore futuro del giocatore. In questo contesto, Marotta e il suo team dimostrano ancora una volta una notevole prudenza e intuito, selezionando obiettivi che non solo potrebbero rivelarsi acquisizioni vantaggiose sul campo ma anche investimenti saggi a lungo termine.
Ciò che resta da vedere è se questa strategia continuerà a pagare nel caotico e imprevedibile mondo del calciomercato, e quali sorprese potrebbero ancora riservare le ultime fasi del mercato estivo.
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