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Mondiali Brasile 2014: a Manaus campo pessimo, Italia e Inghilterra preoccupate

[blogo-video provider_video_id=”gbMUSDRux0Q” provider=”youtube” title=”Could Manaus pitch trip up England at World Cup opener?” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=gbMUSDRux0Q”]L’Arena Amazonia di Manaus preoccupa Italia e Inghilterra, ormai prossime al debutto ai Mondiali di Brasile 2014. Come mostrano diverse foto scattate all’interno dell’impianto che ospiterà la prima partita degli azzurri alla Coppa del Mondo, il terreno di gioco si presenta in pessime condizioni: spelacchiato per molti tratti, privo di erbetta in diversi settori. Che la macchina organizzativa del Mondiale fosse in ritardo lo si sapeva già da tempo, ma che non si riuscisse nemmeno a rizollare per tempo nemmeno il manto erboso degli impianti è una novità degli ultimi giorni.

Le foto che hanno fatto il giro del Mondo in poche ore grazie ai social network, mostrano un terreno di gioco a Manaus non all’altezza di disputare una partita di una Coppa del Mondo. Lo conferma indirettamente anche il responsabile dell’impianto Arena Amazonia, che a te giorni dalla gara Italia – Inghilterra, valida per il Girone D, ha dichiarato:

“Francamente, Manaus è in cattive condizioni. Abbiamo iniziato ad attuare un piano di emergenza per cercare di salvare il campo e migliorare il più possibile, ma non credo che sarà in buone condizioni entro il fine settimana”.

Insomma, si cercherà di limitare i danni, ma di certo sabato alle 24.00 non ci troveremo davanti un terreno di gioco all’altezza del blasone di una gara prestigiosa come Italia – Inghilterra. A rovinare il manto erboso dello stadio di Manaus – costato 203 milioni di euro – oltre al caldo e all’intensa umidità, l’eccessivo ricorso a fertilizzanti: lo scopo era quello di rendere più rigogliosa l’erbetta, ma si è ottenuto l’effetto opposto. La preoccupazione dell’organizzazione, oltre che per la partita dell’Italia, è per le gare successive che si dovranno giocare all’Arena Amazonia: mercoledì prossimo è in programma Croazia – Camerun, quattro giorni dopo si terrà a Manaus Portogallo – Stati Uniti e a tre giorni di distanza Svizzera – Honduras. Difficile con questi ritmi pensare di poter migliorare le condizioni di un terreno inevitabilmente “stressato” dagli impegni ravvicinati.

Quanto ad Italia – Inghilterra, gli azzurri avranno la possibilità di testare il campo di Manaus solo domani, a 24 ore dal primo approccio con l’Arena Amazonia degli uomini di Hodgson.

Mirko Nicolino

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