Tensione nella zona di Ponte Milvio dopo il fischio finale del derby tra Roma e Lazio vinto dai giallorossi. Alcuni sostenitori biancocelesti hanno tentato di aggirare i blocchi disposti dalla polizia che dividevano la zona riservata ai tifosi laziali da quella romanista. In centinaia si sono ritrovati a ponte Milvio, dove hanno provato ad attraversare il Tevere per raggiungere i sostenitori giallorossi, dirottati dall’altra parte del fiume. L’intervento della polizia ha disperso i malintenzionati, ma il gruppo ha risposto con un lancio di petardi, fumogeni e bottiglie. 11 di loro sono stati sono stati fermati e riceveranno un Daspo dai 3 ai 5 anni. Sette sono stati denunciati durante i tafferugli, mentre quattro sono stati bloccati mentre si allontanavano in macchina.
All’interno dello Stadio Olimpico la situazione non è mai degenerata, ma non sono mancati i classici striscioni di presa in giro tra le due fazioni. I sostenitori romanisti hanno colorato la curva Sud di giallorosso con uno striscione su cui campeggiava un scritta: ”Il mio nome è il simbolo della tua eterna sconfitta”. I laziali hanno risposto puntando sulla primogenitura: ”Ss lazio 1900 forgiati nell’onore e nella tradizione voi da mera fusione”. Prima del fischio d’inizio, i tifosi biancocelesti hanno esposto un lungo striscione in Curva Nord: ”Ah dimenticavo c’è il ‘memorial’ derby… finisco la birra e poi entro!”.
Il settore è stato lasciato vuoto per qualche minuto dai tifosi laziali che in questo modo hanno voluto sottolineare la minore importanza di questo derby. L’idea è nata in sostituzione della coreografia di tanti palloncini gonfiati con l’elio che avrebbe riprodotto la ‘Coppa alzata in faccia’. Coreografia vietata però dalla questura. ”Laziale pallone gonfiato”, ”de Roma padrone? Manco con l’autorizzazione” e ”Niente malumore, tanto che fai pace cor questore”, la risposta romanista.
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