«Torni a casa dopo aver lasciato il segno in uno dei club più leggendari, il Milan. Sappiamo quanto hai faticato per rimetterti questa maglia. I madridisti apprezzeranno il tuo calcio e la tua magia, siamo felici del tuo ritorno»: sono state queste le parole utilizzate da Florentino Perez per salutare il ritorno alla Casa Blanca da parte di Brahim Diaz, ovviamente molto felice di giocarsi le sue carte in una squadra ricca di grandissimi campioni. Ma l’attestato contiene anche un riconoscimento non scontato del percorso fatto dal giocatore in Italia. In rossonero il fantasista iberico ha vissuto 3 stagioni. Andiamo a vedere cosa è cambiato, statisticamente e non solo, nelle ultime 2: quella dello scudetto e l’ultimo campionato, che ha visto il Diavolo molto lontano dal riuscire a ripetersi.
I numeri sul suo utilizzo sono molto simili. Nel 2022-23 è cresciuto di poco la sua quota presenze, i minuti in campo, la percentuale di titolarità. Identici gli ingressi in campo, 6 per ognuno dei due tornei, mentre l’anno scorso aveva ottenuto un cartellino giallo in più. Persino nell’economia del gioco siamo sulla stessa linea: per numero di tocchi all’interno della squadra, ha 4,4% dell’ultima stagione ed un 4,3% di quella passata.
Qual è stato il percorso cronologico? Ci sono state degli andamenti simili? Qui entriamo del campo delle valutazioni delle sue prestazioni. Nel 2021-22 il suo cammino fu antitetico a quello della squadra: laddove nel finale il Milan ingranò la quinta marcia fino a centrare uno scudetto per certi versi insperato, lui offrì il meglio del suo repertorio all’inizio, a partire dal gol alla prima giornata che valse la conquista dei 3 punti sul campo della Sampdoria. Anche quest’anno Brahim non si è reso protagonista di una conclusione degna di quanto seminato in precedenza, con l’eccezione di quanto mostrato alla terzultima giornata nuovamente contro la Sampdoria, stavolta a San Siro. La parte migliore si è avuta in Champions nel confronto con Tottenham e Napoli, contro il quale è stato brillantissimo anche nel 4-0 di campionato ottenuto al Maradona.
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