7 Gennaio 2014 – Ancora una sconfitta per il Manchester United a soli tre giorni dall’eliminazione in FA Cup per mano dello Swansea City. Oggi la squadra di David Moyes ha perso in trasferta contro il Sunderland nella gara d’andata delle semifinali di League Cup, compromettendo almeno in parte il passaggio del turno anche nella seconda coppa inglese. Con questa ennesima sconfitta diventa sempre più delicata la posizione del successore di Ferguson, che sta rapidamente facendo vacillare la fiducia della dirigenza che ha deciso di affidargli le sorti della squadra sperando di rivivere fin da subito le gioie del recente passato.
Moyes era consapevole di aver raccolto un’eredità enorme succedendo al suo ben più noto connazionale, anche se certamente non si aspettava di vivere un inizio d’anno così complicato. Il settimo posto in campionato è un segnale poco confortante per lo United, sempre presente in Champions League dal lontano 1997. Difficile capire cosa sia successo ai campioni d’Inghilterra in carica, soprattutto in difesa, nonostante gli uomini a disposizione di Moyes siano sostanzialmente gli stessi che fino a qualche mese fa si allenavano sotto la guida di Ferguson.
Questa sera allo United è mancato anche un pizzico di fortuna come in occasione della traversa colpita da Giggs al 25esimo minuto con un tiro da fuori area deviato da un difensore del Sunderland. Proprio il gallese si è reso protagonista anche in negativo durante il recupero del primo tempo, deviando nella propria porta il gol dello svantaggio nel tentativo di anticipare Bardsley. Ad inizio ripresa i red devils hanno pareggiato i conti con un colpo di testa di Vidic su azione d’angolo, ma l’1-1 ha resistito solo fino al 64esimo quando l’ex romanista Fabio Borini ha realizzato un calcio di rigore portando nuovamente avanti i suoi.
Non tutto è ancora perduto in League Cup, ma lo United il prossimo 22 gennaio dovrà cercare di ribaltare il risultato tra le mure amiche dove regna lo scetticismo dei fedelissimi di Ferguson nei confronti del nuovo tecnico.
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