Vicenzo Cosco, 51 anni, è deceduto nella notte dopo aver combattuto a lungo contro un tumore che lo aveva costretto anche a lasciare la panchina della Torres (Lega Pro). E anni 90’, quando era ancora calciatore, la prima interruzione di carriera per colpa di un tumore. Lo scorso mese di dicembre, poi, la lettera pubblica con la quale annunciava l’abbandono della panchina del club sardo:
“Il cancro è tornato ad invadere il mio corpo, sono costretto a salutare il calcio”.
Una settimana fa, Cosco si era fatto sentire nuovamente con un messaggio di complimenti ai calciatori della Torres che avevano conquistato la salvezza sotto la guida del suo successore, Christian Bucchi:
“Grazie ai miei calciatori, ai tifosi della Torres e un sentito grazie a chi mi scrive tutti i giorni, facendomi sentire il proprio calore, indispensabile per continuare a combattere”.
Vincenzo Cosco, nato a Santa Croce di Magliano in provincia di Campobasso, aveva raggiunto da calciatore la Serie C2 con le maglie di Castel di Sangro e Pro Vasto. Una volta iniziata la carriera di allenatore, si è seduto sulle panchina di Gela, Paganese, Andria, Matera e, appunto, Torres, con una parentesi estera in Ungheria con il Sopron.
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