Alla fine ogni tassello è andato al suo posto e la proposta lanciata dalla Juventus, in seguito alla chiusura delle curve per i cori discriminatori intonati nel corso dell’ultima sfida con il Napoli, di riempire le curve di bambini delle scuole calcio piemontesi è diventata realtà. I problemi, come avevamo già visto qualche giorno fa, erano per lo più di natura burocratica e organizzativa. Il primo aspetto riguardava la norma attualmente in vigore che vieta ad una società di riutilizzare un settore dello stadio chiuso per motivi disciplinari, andava modificata ed è stato fatto e quello dei bianconeri potrebbe essere solo il primo caso, la stessa possibilità l’avranno infatti anche tutte gli altri club colpiti da sanzioni analoghe.
Il secondo scoglio era rappresentato dal calendario, la prima partita interessata dalla squalifica era infatti Juventus – Udinese, la sfida tra bianconeri era infatti programmata per domenica sera alle 20:45. È apparso subito evidente che l’orario era poco consono ad un pubblico di under 13 provenienti da tutta la regione che sarebbero prevedibilmente rientrati nella notte nelle loro case dopo viaggi anche relativamente lunghi, senza considerare l’aspetto climatico, con le temperature che potrebbero essere molto rigide nel capoluogo piemontese in serata. Questo secondo problema è stato risolto dalla Lega Serie A che con una nota ha comunicato oggi che la sfida in questione è anticipata alle ore 18:30, senza il bisogno di spostare nessuna altra gara. Per una volta il buon senso ha avuto meglio sulle lungaggini procedurali che spesso azzoppano la macchina organizzativa del calcio italiano.
Ricordiamo che in occasione della partita con l’Udinese saranno chiuse entrambe le curve, mentre il 14 dicembre con il Sassuolo vedrà riaprire la Nord con la sola Scirea ancora in squalifica. Quel giorno allo Juventus Stadium è atteso David Trezeguet, non è difficile immaginare che la società bianconera proverà a organizzare qualcosa di analogo anche nel giorno dedicato al ritorno del bomber transalpino. Intanto i tifosi non hanno fatto nessun passo indietro, confermando lo sciopero in occasione dell’impegno di Champions contro il Copenhagen. Mercoledì l’atmosfera sarà surreale, ma purtroppo non rappresenterà certo una novità: nel silenzio più desolante, sempre per sciopero, si tenne il battesimo europeo della nuova casa bianconera: era la prima casalinga in Champions della scorsa stagione, l’avversario era lo Shakhtar Donetsk.
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