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Tutto il mondo è paese: doping per un giocatore di Tahiti in Confederations Cup

Un giocatore della nazionale di Tahiti è stato precauzionalmente sospeso dalla Fifa, le analisi a cui è stato sottoposto dopo la sfida di Confederations Cup contro l’Uruguay hanno evidenziato l’uso di sostanze dopanti. Come da prassi il calciatore avrebbe potuto richiedere le contro analisi, questo però non si è verificato, un ammissione di colpevolezza o semplicemente lo scarso interesse nel proseguire la carriera calcistica? Ricordiamo che nessuno dei nazionali tahitiani, ad eccezione di Marama Vahirua che gioca in un modesto club greco, è un professionista. Insomma, nell’isola polinesiana il pallone è più che altro un hobby, questo ha reso ancora più straordinaria la loro partecipazione al torneo in Brasile.

Un evento storico, come il campionato continentale vinto nel 2012, che rischia però di venire macchiato da questa notizia. La Fifa non ha ancora fatto il nome del giocatore coinvolto in questo caso di doping. Come da regolamento la federazione internazionale deve rispettare alcune scadenze, la prima è quella del prossimo 8 agosto, data entro la quale il diretto interessato può chiedere di essere ascoltato, mentre invece entro il 15 agosto la federazione di Tahiti avrà tempo per inviare la sua deposizione o eventuale materiale che possa aiutare a far chiarezza sul caso. Soltanto dopo la Fifa svelerà il nome del calciatore trovato positivo e il tipo di infrazione commessa, in soldoni si parla della sostanza assunta.

Nella sua partecipazione alla Confederations Cup, Tahiti pur rimediando tre sonore sconfitte (24 gol subiti e uno solo fatto, quello storico di Jonathan Tehau contro la Nigeria) era rimasta nel cuore dei tifosi di tutto il mondo per la sua simpatia e per la bella storia di calcio che trasmetteva. La notizia di oggi potrebbe gettare un ombra su tutto, anche se servono maggiori dettagli per poter esprimere un giudizio sull’intera storia. Ricordiamo infatti che stiamo parlando di ragazzi non professionisti, uno di loro potrebbe benissimo aver assunto sostanze vietate non sapendo che in quel momento stava commettendo un’infrazione. Qualcosa che in fondo renderebbe soltanto più naïf questa squadra che viene dall’altra parte del mondo e che probabilmente non vedremo mai più incrociare il cammino delle potenze mondiali del calcio.

cesare10

Ingegnere poco più che trentenne, vive in una città con l'anacronistica (cit.) passione per i cavalli. In attesa di guadagnare con i numeri si diverte con le parole. Imbratta il web da tanto tempo. Una volta aveva anche un blog di dubbio successo, ma lo ha chiuso per aprirne uno del quale non ha mai rivelato l'indirizzo, regola che non sfugge a questa biografia: forse anche per questo, ma non solo, non ha lettori. Scrive di calcio per poter comprare il pane. Nel tempo libero scatta fotografie, partecipa a cortometraggi di aspiranti registi slavi e apre tumblr collaborativi con pretese virali. Gli piace guardare le facce delle bariste ogni volta che ordina bitter con gin.

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