
Chelsea's English defender Gary Cahill (R) holds a Champions flag after the English Premier League football match between Chelsea and Crystal Palace at Stamford Bridge in London on May 3, 2015. Chelsea beat Crystal Palace 1-0 at a festive, sun-soaked Stamford Bridge on Sunday to claim their first Premier League title since 2010. AFP PHOTO / IAN KINGTONRESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or live services. Online in-match use limited to 45 images, no video emulation. No use in betting, games or single club/league/player publications. (Photo credit should read IAN KINGTON/AFP/Getty Images)
Il Chelsea è campione d’Inghilterra: la squadra di José Mourinho conquista il quinto titolo nazionale della sua storia, un traguardo che mancava da ben 5 anni, ossia da quando sulla panchina dei blues sedeva Carlo Ancelotti. Si tratta del quarto trofeo dell’era Abramovic, il terzo per il manager portoghese ex Inter, che tra il 2004 e il 2006 ne aveva già conquistati due. Decisiva la vittoria contro il Crystal Palace per 1-0 grazie alla rete di Hazard, che ha dato la certezza matematica della conquista del campionato.
Accusato durante la stagione di praticare un calcio “noioso” rispetto alla rosa stratosferica che ha a disposizione, Mourinho ha ribattuto colpo su colpo in campo e nel corso delle sue ormai celeberrime conferenze stampa. La concorrenza è stata sbaragliata nel corso della stagione con una grande concretezza e cinicità, che hanno portato alla conquista della Premier League 2014-2015 con ben tre turni di anticipo.
Anche contro il Crystal Palace non si è vista una gara spettacolare e la vittoria è arrivata solo grazia ad Hazard, che prima calcia male un penalty e poi ribadisce in rete di testa. Una vittoria alla Mourinho, dunque: quello che importa alla fine è il risultato per il tecnico portoghese, che a tre gare dal termine può vantare 25 vittorie, 69 reti fatte e solo 27 subite. Resta il rammarico per l’eliminazione dalla Champions League avvenuta agli ottavi per mano del Paris Saint Germain. Lo Special One, promette, ci riproverà il prossimo anno.