
Allarme Sinner Roma: l'ultim'ora fa paura - Calcioblog.it (screen Youtube)
L’alta classifica del ranking ATP continua a offrire spunti e intrecci, in una stagione che, pur giunta a metà maggio, ha ancora molto da raccontare.
I riflettori sono puntati su tre volti noti e giovani del tennis mondiale: Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Alexander Zverev, attualmente numero uno, due e tre del mondo. Tre stili, tre percorsi, tre nazionalità diverse, ma un unico obiettivo comune: dominare il circuito e marcare un’epoca. Il rientro di Sinner dopo tre mesi di sospensione ha catalizzato l’attenzione generale, anche grazie a una prestazione convincente al debutto romano contro Mariano Navone. Ma se l’azzurro ha saputo dire subito “ci sono”, molto più incerto è il cammino degli altri due protagonisti.
Alcaraz, prima del trionfo a Montecarlo, ha infatti vissuto uscite premature sia a Miami che a Indian Wells, lasciando spazio a dubbi sulla sua continuità. Zverev, dal canto suo, ha alternato acuti e cadute in tornei di minor prestigio, faticando a confermare lo stato di forma che lo aveva portato al titolo proprio agli Internazionali d’Italia nella scorsa edizione. In questo scenario, la sfida per il dominio sulla terra si riaccende proprio a Roma, tappa fondamentale non solo per il prestigio, ma soprattutto per la marcia d’avvicinamento al Roland Garros, secondo Slam della stagione.
Internazionali, Camporese su Sinner: “Jannik punta al Roland Garros”
In un’intervista concessa a MOW, l’ex tennista Omar Camporese, oggi voce tecnica molto apprezzata, ha offerto una lettura lucida e appassionata del ritorno di Jannik Sinner. Secondo l’ex numero 18 al mondo, il match con Navone è stato “più concreto che bello”, ma proprio per questo utile: “Un bilancio positivo perché ha vinto contro un buon giocatore. Navone palleggia benissimo, gli ha dato ritmo e lo ha aiutato a ritrovare i colpi. Sarebbe stato peggio giocare contro un tipo come Kyrgios, che non ti dà mai la stessa palla”. Camporese ha poi sottolineato come il servizio sia ancora un aspetto da sistemare, ma ha anche ribadito come – Fisicamente c’era, gli errori sono arrivati solo per mancanza di ritmo. Doveva avere più pazienza, ma è tutto nella norma.

Il vero focus però, secondo Camporese, è uno solo: “Sinner sta giocando Roma per essere al top al Roland Garros. Ha in testa la volontà di giocare un grande Slam in Francia e anche la scelta di partecipare ad Amburgo va in questa direzione: serve ritmo partita“. In sintesi: Sinner non cerca il picco a Roma, ma la progressione. Perché l’appuntamento vero è con la storia, sulla terra rossa di Parigi dove arriverà da numero uno dopo un intero anno solare.