Alla Gazzetta dello Sport, così Andrea Barzagli ha analizzato la situazione della Juve.
RITIRO – «L’allarme ti scatta dopo due partite, non quattro, quando sei abituato a incassare poche reti come la Juventus. Per uscirne non bisogna inventarsi chissà quali cose, l’importante è concentrarsi sulla cura dei dettagli».
TROPPI GOL PRESI – «Quando ha perso consapevolezza, è venuta meno anche la sua caratteristica principale: la solidità. È successo tra il pareggio con l’Empoli e la sconfitta nel derby d’Italia: lí è girata la stagione, è sfumato il sogno della rincorsa all’Inter e probabilmente è calata l’attenzione. Per le caratteristiche di questa Juventus, è fondamentale tornare ad alzare il muro per mettersi alle spalle il periodo di appannamento e ritrovare vittorie e continuità».
CONFRONTO CON L’ANNO SCORSO – «Strano, soprattutto se si pensa alla prima parte di questo campionato. La Juve ha perso punti nell’ultimo mese e mezzo: un contraccolpo ci può stare quando vedi che l’Inter scappa e il Milan ti supera. Adesso la bravura dell’allenatore e dei giocatori sarà quella di riprendersi in fretta, anche per presentarsi in forma alla Coppa Italia, che è sempre un trofeo».
COSA SERVIRA’ – «Dopo un’annata senza Coppe europee e praticamente senza mercato, la rosa andrà allargata e rinforzata per essere competitiva in Champions e al Mondiale per club. Serviranno 3-4 colpi, ma di impatto totale. Acquisti in grado di essere subito titolari e di alzare la concorrenza in allenamento. All’inizio del nostro ciclo dei 9 scudetti arrivarono 3-4 giocatori, alcuni pure non super conosciuti, che si rivelarono determinanti. Mi viene in mente Vidal, acquistato dal Leverkusen per una decina di milioni. Ma sono consapevole che non sia semplice trovare sempre un Vidal…».
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