
Come Icardi, tolta la fascia da capitano: rottura insanabile (Foto Instagram - calcioblog.it)
La revoca della fascia da capitano segna una frattura profonda tra giocatore e società, con tensioni che richiamano il caso Mauro Icardi
Nelle ultime ore è emersa una situazione che ricorda da vicino un caso passato, quello tra Inter e Mauro Icardi prima della sua cessione. Anche in questa circostanza, il nodo centrale è rappresentato da un conflitto interno che va oltre il semplice rapporto tra giocatore e società, coinvolgendo aspetti economici e regolamentari delicati.
Il rapporto tra Mauro Icardi e l’Inter si è deteriorato a partire dal 2019, Le cause principali furono divergenze con la società, problemi di comportamento e tensioni con l’ambiente nerazzurro, soprattutto dopo alcune questioni legate al rinnovo contrattuale.
In quella stagione l’attaccante aveva accusato un’infiammazione al ginocchio che lo aveva tormentato fin dall’inizio della stagione e che si era recentemente aggravata. Tuttavia, molti ritenevano che questa fosse solo una scusa di facciata per nascondere problemi ben più profondi nel rapporto tra il giocatore e l’Inter.
Tutto era iniziato con una difficile situazione legata al rinnovo del contratto e, soprattutto, alla sua gestione, che aveva fatto emergere contrasti accumulati nel tempo. La società aveva tolto la fascia da capitano a Icardi, che aveva risposto rendendosi indisponibile alle convocazioni e mettendosi fuori rosa.
Fascia revocata e rapporto in crisi: la storia si ripete come con Icardi
Il caso riguarda il portiere tedesco Marc-André Ter Stegen, protagonista di una vicenda che coinvolge il Barcellona. Il rapporto tra il giocatore e la società si sta deteriorando sempre di più. Il club catalano ha ufficialmente comunicato la decisione di togliere “temporaneamente” la fascia da capitano al portiere tedesco, che è stata passata provvisoriamente al difensore Ronald Araujo.

Questa mossa rappresenta l’epilogo di un conflitto interno legato alle condizioni fisiche di Ter Stegen e alle conseguenze che ne derivano sul fronte del fair play finanziario.
Lo scorso 24 luglio, Ter Stegen ha comunicato la necessità di sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico alla spalla, con un periodo di recupero stimato intorno ai tre mesi. Tuttavia, la situazione si è complicata quando il portiere ha rifiutato di autorizzare ufficialmente l’invio del referto medico alla Liga, una formalità indispensabile per permettere al club di registrare nuovi acquisti.
In seguito a questo rifiuto, il Barcellona ha deciso di avviare un procedimento disciplinare nei confronti del giocatore. La società, con il direttore sportivo Deco e l’allenatore Hansi Flick in prima linea, ritiene che tale comportamento stia compromettendo sia la gestione tecnica sia quella finanziaria del club.
Secondo le normative del fair play finanziario spagnolo, se un calciatore rimane fuori per più di quattro mesi, il club può escludere il 50% del suo stipendio dal bilancio salariale; superando i cinque mesi, questa quota sale all’80%. Un’assenza prolungata di Ter Stegen libererebbe dunque risorse fondamentali per il Barcellona, consentendo l’inserimento di nuovi portieri come Joan Garcia, Szczesny e Gerard Martin.
Tuttavia, senza il referto medico ufficiale, la Liga blocca qualsiasi nuova operazione in entrata, provocando uno stallo che lascia il club e il portiere in una situazione di grande incertezza. I prossimi sviluppi saranno cruciali per definire il futuro sportivo e gli equilibri interni del Barcellona.