Il Napoli è in testa e l’euforia è giustificata non solo dalla classifica, ma dal modo con il quale si è conquistato la leadership. Di elementi per sorridere ce ne sono tantissimi.
1) Tanti gol, anche in Champions League.
2) Il protagonismo dei nuovi, da Kvaratskheila a Kim, tanto che sembra passato un secolo dai tempi di Koulibaly e Insigne e dall’idea che fossero fondamentali.
3) L’entusiasmo e la puntuale capacità di risultare decisivi di chi parte dalla panchina, come si è dimostrato a Cremona.
4) Il ritrovato feeling con la città e con la gente che affolla il Maradona.
5) La sensazione che nessuno in questo momento faccia paura.
Con Inter e Juventus pesantemente in ritardo, c’è ovviamente il Milan come principale concorrente al sogno tricolore. Ma il fatto stesso di averlo battuto a San Siro in una serata imperfetta per gli azzurri, dove il risultato avrebbe potuto anche essere diverso, la dice lunga sulla saldezza della candidatura della squadra di Spalletti.
Ovviamente, i 5 punti non possono che originare un grande interrogativo: Spalletti saprà curare il mal di testa Traducendo: quel senso di vertigine che può anche prendere il trovarsi in cima ed essere costretti, a quel punto, a sopportare il peso e la responsabilità del primato. Un fattore col quale non è facile fare i conti, prova ne sia tutte quelle squadre che un po’ ad ogni campionato conquistano ad un certo punto la vetta e finiscono per precipitare in tempi più o meno rapidi.
Napoli-Bologna di domenica prossima sarà già una prima risposta, che arriverà dopo Napoli-Ajax, perché anche in Champions League Di Lorenzo e compagni hanno la possibilità di mettere il punto al discorso qualificazione dopo sole 4 giornate, una vera impresa tenendo conto del valore del raggruppamento.
Poi ci sarà la trasferta a Roma, a casa Mourinho. E anche simbolicamente sarà quello un test decisamente significativo perché anche l’anno scorso il Napoli scattò a inizio campionato, mantenne il primato solitario dalla quarta all’ottava giornata, per poi farsi raggiungere dal Milan proprio in seguito allo 0-0 dell’Olimpico. Per poi riprenderselo una seconda volta e vederselo sfuggire verso la conclusione del girone d’andata. Spalletti e i suoi avranno fatto tesoro della lezione di quei momenti?
L’articolo Focus Napoli: Spalletti sa curare il mal di testa proviene da Calcio News 24.
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