
FERMO, ITALY - NOVEMBER 17: Gabriele Gravina, Head of the Delagation of Italy during the U21 international friendly match between Italy and Turkey at Stadio Bruno Recchioni on November 17, 2010 in Fermo, Italy. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)
Interessante intervista del presidente della FIGC Gabriele Gravina che al Corriere dello Sport racconta l’attuale momento del calcio italiano. “Il protocollo sanitario è una vittoria. La soglia del 35 per cento di contagiati ci pone al riparo da divieti difformi delle singole Asl. Non accadrà più che si giochi con undici positivi e si resti bloccati per tre. È una garanzia che il virus non intaccherà d’ora in poi la regolarità della competizione. Il calcio traina l’economia, coinvolge dodici settori merceologici diversi, vale una percentuale importante del pil e produce un gettito fiscale di oltre un miliardo. Merita almeno la stessa dignità di settori come cinema e teatro”.
“Il Covid ci ha colto nel pieno di una tensione finanziaria. Ma quei debiti sono stati sempre coperti da finanziamenti infruttiferi e postergati, cioè forme di ricapitalizzazione delle proprietà. Il Genoa a Natale ha versato decine di milioni di capitali freschi. Questo per dire che il calcio ha messo il suo. Però è vero che far crescere i costi mentre i ricavi calano vuol dire mettere a repentaglio il sistema. Questo mi preoccupa quanto lei”.