
L’ex centrocampista dell’Inter Paul Ince infonde coraggio alla sua ex squadra in vista della finale di Champions.
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Paul Ince su Manchester City-Inter. “Voglio godermi questa benedetta finale. Chi pensa che sia persa in partenza si sbaglia di grosso. È chiaro che, vedendo il gioco spettacolare di Guardiola, ogni amante del calcio pensa che il suo City meriti questo trofeo per consacrarsi. Ma questo aggiunge pressione a loro e aiuta l’Inter… È football questo, eh… Ciò che pensi prima può essere stravolto dopo. Un errore individuale, una palla che rimbalza di qua o di là, una cattiva giornata di qualcuno, una decisione al Var: quando dico che può succedere di tutto, lo penso davvero…”.

“I tifosi dell’Inter a cui mi sentirò legato per sempre devono crederci, ma sono sicuro che i giocatori ci credono già: devono essere una cosa sola, una squadra come piace a me. E lo sono, si vede subito…Contro i rivali più forti l’Inter ha fatto le partite migliori. Ecco, in questa finale tutti devono essere al loro migliore livello per 100 minuti e allora sì che ci si divertirà. Un Paul Ince nell’Inter attuale? Abbiamo fisici diversi, ma a me piace tanto la grinta di Barella: si vede che è un altruista. Avrà nella sua zona rivali come Gundogan, Rodri e De Bruyne, ma con Calhanoglu, Mkhitaryan, Brozovic può vincere la battaglia di centrocampo: chi la spunta là, comanda il match. Certo, se pensi pure ad Haaland, rischi il mal di testa, ma difendendo di squadra puoi almeno limitarlo“.
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