Troppa Juve per la Lazio o pochissima Lazio per la Juve. Il risultato è lo specchio di una gara mai in discussione, con i bianconeri più in forma, precisi e tonici sin dal primo minuto. Doti che si aggiungono al tasso tecnico più elevato degli uomini di Antonio Conte. La Lazio è apparsa fuori fase e imballata già dopo la prima mezz’ora di gioco e concedere alla Juve anche il fattore forma si è rivelato letale per la squadra di Petkovic. Da rivedere la coppia Biglia – Ledesma in mezzo al campo, una zona in cui i biancocelesti hanno sofferto moltissimo la mancanza di un incontrista vero (Gonzalez e Onazi in panchina).
Male anche la coppia centrale di difesa, anche se i danni hanno quasi sempre avuto origine da centrocampo. Malissimo Hernanes, praticamente mai in partita. Si è notata anche l’assenza di un uomo come Mauri, collante tra il centrocampo e l’unico terminale offensivo (Klose). Nella Juve l’entrata forzata di Pogba ha spaccato la partita. Da 7 in pagella anche la gara di Asamoah e di uno scatenato ed esultante Lichtsteiner, alle prese con i suoi ex tifosi e con il suo ex club che lo prelevò dal Lille quando era un semi-sconosciuto. Difesa juventina impeccabile e ciliegina sulla torta di Chiellini che si è tolto anche la soddisfazione del gol, ma l’avversario non ha fatto neanche il solletico alla retroguardia di Conte. Le parole del tecnico salentino a fine partita:
“Se avevo pensato di aver smarrito la mia Juve? Assolutamente no. Avevo già detto ieri che ero molto sereno perché conosco i miei uomini, i mie calciatori e li conosco come uomini. Sapevo che avremmo affrontato la partita col giusto piglio. Sono gare secche, dove non c’è domani ma conta solo l’oggi e oggi conta vincere. Per il secondo anno di fila vinciamo scudetto e Supercoppa, merito di questo gruppo straordinario. Ma ci aspetta un’annata difficile e stasera ce ne siamo resi conto. Dedico questa vittoria in Supercoppa a mia mamma che oggi compie gli anni. Mi aveva chiesto questo regalo e sono molto cento di poterglielo fare. Possiamo fare ancora meglio, cose da migliorare ci sono sempre anche perché‚ il 4-0 sulla Lazio è un successo largo, forse anche troppo. Ma stasera volevamo vincere questo trofeo anche se fisicamente non eravamo al massimo, di testa e tatticamente siamo stati bravissimi”.
E quelle di Vladimir Petkovic:
“Da oggi ricominciamo da zero. Dobbiamo reagire, rimetterci in carreggiata e tirare fuori il carattere. A volte scoppole del genere fanno bene, con l’Udinese saremo pronti. Abbiamo mollato dopo il secondo gol, una rete evitabile per come è arrivata. Ho visto una squadra un po’…naif. Dobbiamo tornare con i piedi per terra, dopo la finale di Coppa Italia lo abbiamo fatto. Oggi, però, eravamo troppo sicuri”.
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