La Lazio non va oltre un dignitoso primo tempo e crolla nella ripresa sotto i colpi di un Genoa cinico e ordinato. I biancocelesti perdono in casa dopo 5 risultati utili consecutivi ottenuti tra le proprie mura e vedono allontanarsi la zona Europa, ormai a sette lunghezze. Il Grifone vince, invece, per la prima volta lontano da Marassi, grazie ad un’altra, l’ennesima, bella prova di Alberto Gilardino. Male i padroni di casa in una ripresa in cui pagano a caro prezzo gli errori difensivi di Cavanda e Ciani. La moviola. Giusto il rigore fischiato per il fallo di mano di Ciani, ma la Lazio, reclama ben due penalty apparsi netti. Il primo, per un fallo di Biondini ai danni di Candreva, con l’ex cagliaritano che tira la maglia dell’ala della Nazionale, il secondo per un tocco di mano di Antonini, sempre su cross di Candreva.
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Nella prossima gara i capitolini faranno visita al Parma, mentre il Genoa ospiterà il Verona. Ma per la squadra di Petkovic c’è subito la possibilità di rialzarsi con l’impegno casalingo di Europa League contro i non irresistibili ciprioti dell’Apollon Limassol. Le parole di un amareggiato Petkovic a fine partita:
“L’ambiente ci è ostile, ma ci stiamo abituando. I fischi erano tanti l’anno scorso, quest’anno lo sono di più. Alla squadra manca quel dieci per cento di forza che arriva dal sostegno dei nostri tifosi. Peccato. Ci servono i tre punti. Dovevano arrivare già col Genoa, erano fondamentali. Purtroppo abbiamo pagato gli errori, non siamo stati cattivi, in qualche momento ci siamo deconcentrati. Il primo gol subito era evitabile, ma non ho molto da rimproverare ai miei. L’arbitro? Io vorrei arbitraggi così fino alla fine del campionato. Vanno benissimo. Ti fanno giocare… Non voglio esagerare, è che meritavamo qualcosa di più dalle decisioni prese. Un po’ di ironia sugli episodi arbitrali”.
La soddisfazione di Gasperini:
“Oggi abbiamo fatto la miglior partita dell’anno, oltre al risultato conta anche la prestazione e oggi, contro una squadra di valore assoluto, siamo stati perfetti. Sono soddisfatto dell’ampiezza della rosa, che sta diventando un punto di forza. E’ vero, sono gli episodi a cambiare il corso delle gare. Ma se analizziamo i 90 minuti non abbiamo rubato nulla: partita di attesa, era normale soffrire. Ma appena abbiamo avuto la possibilità siamo riusciti a colpire”.
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