Che il match contro la Fiorentina rischi di diventare decisivo è palese. A ciò si aggiunga un dettaglio che fu svelato in sede di conferenza stampa di presentazione dal diretto interessato e che oggi pare più che sensato; nel contratto che lega Stefano Pioli alla Lazio è presente una clausola che prevede il rinnovo automatico in caso di qualificazione all’Europa League. Obiettivo che, se oggi fosse finito il campionato, sarebbe ampiamente raggiunto (la Lazio è quinta in classifica, ad un punto di distanza dai viola e con due lunghezze di vantaggio su Genoa e Sampdoria).

Non è finita qui. Perché in caso di conquista del terzo posto, utile per l’accesso ai preliminari di Champions League, gli anni di contratto in più diventerebbero due, posticipando quindi la scadenza dell’accordo fino al 2017.

La sensazione è che difficilmente Pioli non verrà confermato a fine stagione da Claudio Lotito (che pure è imprevedibile, come noto), a prescindere dai risultati. Fino a questo momento la squadra non è riuscita a trovare continuità di prestazioni, ma è rimasta in corsa non soltanto in campionato ma anche in Coppa Italia, dove affronterà in semifinale il Napoli mercoledì 4 marzo.

Peraltro per l’allenatore classe 1965, con un passato da calciatore in squadre come Parma, Juventus, Fiorentina e Verona, si tratta dell’occasione della vita. Fin qui la sua carriera da tecnico gli ha regalato meno di quanto forse si sarebbe meritato.

La sfida di domani contro la Fiorentina rappresenta dunque uno step importante non soltanto per la Lazio ma anche per il futuro professionale dell’allenatore, che fino a gennaio 2014 allenava il Bologna, poi retrocesso in Serie B.

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ultimo aggiornamento: 21-02-2015