
Inter, colp osaltato (www.calcioblog.it - X Inter)
L’Inter ha commesso un errore ampiamente ammesso dal suo dirigente di punta, brutte notizie per i tifosi nerazzurri.
L’Inter sta lavorando giorno e notte sul mercato per regalare a Cristian Chivu la migliore rosa possibile e immaginabile. I nerazzurri, che vengono da una stagione davvero complicata e assolutamente difficile da dimenticare, specialmente per la delusione del sogno scudetto sfumato all’ultima giornata e la batosta in finale di Champions contro il PSG, con il supporto di Giuseppe Marotta e colleghi il club milanese tenta di ripartire e di farlo più forte di prima.
Per riuscirci, sarà necessario un mercato assolutamente all’altezza delle grandi aspettative che ogni volta riguardano proprio la squadra 20 volte Campione d’Italia. In ogni caso, comunque, non sempre tutto va come i tifosi vorrebbero andasse. Facciamo in questo caso riferimento a un errore definito imperdonabile dallo stesso Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter.
Inter, che errore: i dettagli
Piero Ausilio, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato del suo lavoro all’Inter nel corso degli anni, raccontando il colpo sfumato che considera ancora oggi il suo più grande errore di valutazione. Parliamo di Khvicha Kvaratskhelia, che come ammesso dal dirigente sportivo “con il giocatore non ho sbagliato solo io, lo hanno offerto a tanti grandi club in Italia. Solo che noi giocavamo con il 3-5-2 e lui è un calciatore da 4-3-3, per questo non lo abbiamo presto”.

Non solo delusioni, però, nel suo percorso da uomo mercato. I colpi di cui va più fiero, per sua stessa ammissione, sono Mateo Kovacic e Marcelo Brozovic, ma anche Onana, Lautaro, Bisseck e Thuram. Nella lunga intervista rivelatoria, anche una storia molto delicata e complessa. Avvenuta in un periodo molto duro per la storia recente del club, in cui l’Inter faceva fatica a pagare gli stipendi, al momento dell firma viene chiamato da un noto avvocato divorzista che “non può far partire il calciatore, la moglie vuole la separazione e hanno chiesto il ritiro del passaporto. Alla fine, ci siamo chiusi in una stanza finché non hanno sistemato tutto”.
Parlando di attualità, suo figlio Niccolò lo ha rimproverato per l’approdo di Jashari al Milan, perché gli aveva consigliato di acquistarlo quando giocava al Lucerna. A questo punto, ci verrebbe da dire che Ausilio deve sperare che al Milan non vada com’è andata al Napoli con Kvaratskhelia. Battute a parte, anche i grandi dirigenti non sono perfetti, e se è vero che Ausilio ha mancato per strada qualche possibile acquisto di qualità, è anche vero che ne ha effettuati tanti altri tutt’altro che di basso livello.