
Comolli parla chiaro e apsra la cifra per Vlahovic (Foto Instagram - cacioblog.it)
La Juventus ha cambiato rotta, e stavolta sembra davvero voler tornare al centro del calcio che conta: le parole di Comolli su Vlahovic.
La sensazione è chiara: la Juve si sta ricostruendo, ma con metodo. Non più colpi di scena o scelte discutibili, ma una nuova linea tecnica e dirigenziale che punta a restituire identità e solidità a un club che, diciamolo, negli ultimi anni ha vissuto troppe stagioni sulle montagne russe.
L’arrivo di Damien Comolli come uomo mercato, affiancato da Igor Tudor in panchina – subentrato a stagione in corso a Thiago Motta – rappresenta una virata decisa, uno strappo col recente passato.
La Juventus non fa più sconti
Si respira una nuova atmosfera. Meno clamore, più razionalità. Comolli, noto per il suo approccio freddo e razionale, ha già fatto capire di che pasta è fatto. Non ci saranno aste al rialzo né trattative emotive. La Juve non si farà prendere per la gola da nessuno, neanche nei casi più delicati. E qui entra in gioco una questione spinosa: Dusan Vlahovic.
L’attaccante serbo, arrivato con grandi aspettative, oggi è un rebus. È un valore, senza ombra di dubbio, ma anche una variabile che la società non considera più intoccabile. Comolli lo ha fatto capire chiaramente, senza alzare i toni: se dovesse arrivare un’offerta adeguata, la Juve è pronta a cederlo. Altrimenti nessun dramma. Nessuna corsa a liberarsene, nessun affanno. Questo approccio misurato segna un cambio radicale rispetto al passato recente, in cui spesso ci si è mossi con fretta o sotto pressione.

Ma qual è davvero la cifra che può fare la differenza? Ecco, qui entra in gioco un aspetto più tecnico, ma fondamentale. Secondo Calcio&Finanza, al 31 dicembre 2024 il valore netto di Vlahovic a bilancio era di poco più di 29,3 milioni di euro. Un numero che, considerando l’ammortamento annuale e il contratto in scadenza il 30 giugno 2026, è destinato a scendere. Infatti, a giugno 2025 si parla di una cifra attorno ai 19,55 milioni. Ed è proprio questo il punto: sotto quella soglia la Juventus rischierebbe una minusvalenza, e questo è uno scenario che Comolli e la nuova dirigenza vogliono assolutamente evitare.
Quindi sì, Vlahovic potrebbe partire, ma alle condizioni del club. Non una cessione forzata, ma una scelta ponderata, nell’ottica di un equilibrio economico e sportivo più ampio. E questa, a ben vedere, è la vera notizia. Perché più ancora del nome in uscita, conta il modo in cui la Juve si sta muovendo. Niente frenesie, niente compromessi. Una Juventus diversa, più lucida. E forse, proprio per questo, più vicina a quella normalità che da troppo tempo manca.