Dopo il deferimento del 10 novembre scorso, ieri pomeriggio è arrivata la sentenza del Tribunale Federale Nazionale presieduto dall’Avv. Sergio Artico che ha inflitto al presidente della Sampdoria Massimo Ferrero la sanzione di 3 mesi di inibizione e 10 mila euro di ammenda. L’imprenditore 64enne, entrato nel mondo del calcio da pochi mesi, paga le dichiarazioni lesive nei confronti del presidente dell’Inter Erick Thohir, definito “un filippino”, rilasciate a Stadio Sprint il 26 ottobre scorso.
Anche la Sampdoria è stata sanzionata, per responsabilità oggettiva, con 35 mila euro di ammenda.
Nel comunicato ufficiale si legge che Ferrero ha tenuto “comportamenti discriminatori verso Thohir in ragione della sua origine etnica”:
Nelle dichiarazioni rese nello specifico dal Ferrero l’espressione “filippino” sottintende chiaramente non solo un riferimento razziale ma anche il richiamo a ruoli sociali subalterni svolti da lavoratori di tale nazionalità. Ciò appare evidente non solo dal tono complessivo delle dichiarazioni in questione, ma anche dall’invito “caccia quel filippino” e dalla domanda “che lo hai preso a fa?”. Nell’audizione del 5/11/2014 il Ferrero fa espresso riferimento a due lavoratori domestici filippini al suo servizio. É poco credibile che il Ferrero, presidente di una Società di serie A non conoscesse la vera nazionalità del collega Thohir, pubblicata da mesi con grande risalto sulla stampa e perfettamente nota ad ogni appassionato di calcio. In ogni caso appellarlo “filippino” e invitare a “cacciarlo” aveva un intento e un oggettivo contenuto di scherno e di offensiva irrisione. Poco importa quale fosse la finalità ultima del Ferrero, sta di fatto che tale finalità è stata perseguita con modalità che collidono coi principi tutelati dalla norma disciplinare contestata. L’espressione “filippino” appare pronunciata con un chiaro intento dispregiativo, di dileggio e discriminatorio così come tutto il senso generale delle dichiarazioni del Ferrero.
Ferrero ha commentato in una nota con amarezza la decisione del Tribunale federale:
Oggi è successo qualcosa che ha dell’incredibile (ma vero!), e purtroppo non siamo su Scherzi a parte. Io ringrazio tutti i tifosi delle squadre di calcio italiane che la Mia Samp&Doria ha incontrato e incontrerà, per la simpatia e il rispetto dimostratomi. Vorrei anche ringraziare gli arbitri italiani, che ogni domenica, pur sotto pressioni pazzesche, a volte intimidazioni o aggressioni, fanno rispettare su tutti i campi le regole che il calcio si è dato più di un secolo fa, e senza le quali non sarebbe il gioco più bello, più amato e più seguito al mondo.
Su Twitter, invece, è stato più tagliente e sarcastico:
Da ricordare che dopo le frasi in tv su Thohir, le scuse e il parziale chiarimento, su Twitter Ferrero è ricascato in una gaffe ritwittando la frase “Thohir! Che me la stiri questa?”.
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