
Schumacher, l'ultima sfida: i fan senza parole - Calcioblog.it (screen Youtube)
C’è stato un tempo in cui bastava una curva per scatenare una leggenda. Michael Schumacher non guidava soltanto una monoposto, la dominava.
Sette titoli mondiali, 91 vittorie, una mole impressionante di record che ha trasformato il tedesco in un simbolo assoluto della Formula 1. Per oltre un decennio, Schumacher è stato sinonimo di eccellenza, di precisione, di quel perfezionismo metodico che ha segnato un’epoca. Dalla Benetton alla Ferrari, il “Kaiser” ha imposto uno standard difficilmente eguagliabile, restituendo al Cavallino Rampante una gloria che mancava da 21 anni.
Ne abbiamo già parlato ricordando come il suo addio al circus, nel 2012, dopo il triennio in Mercedes, non abbia mai spento il mito, alimentato anzi da ogni possibile segnale legato al figlio Mick e al sogno di una dinastia ancora viva. Oggi Michael non è più solo una figura storica: è un’icona silenziosa, protetta dall’affetto familiare e da un’aura di rispetto che circonda chi ha sfidato il limite fino a renderlo proprio. Ma prima che il silenzio diventasse la sua nuova voce, Schumacher ha vissuto duelli leggendari, tra cui quello raccontato ultimamente da una vecchia conoscenza delle Formula 1.
Schumacher, il ricordo di Jarno Trulli
In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Jarno Trulli ha voluto ricordare la figura di Michael Schumacher, tratteggiando un aneddoto che racconta molto più di una semplice sfida in pista. Era il più grande della Formula 1 – ha affermato senza esitazione il pilota abruzzese, aggiungendo con una punta di rimpianto – ho attraversato tutta l’epoca dei suoi trionfi con la Ferrari e forse anche per questo non mi è mai arrivata una chiamata da Maranello. Il primo incontro tra i due risale agli anni del karting, quando Trulli era fresco campione del mondo nella categoria e Schumacher già iridato in F1. L’occasione fu un test con il team Tony Kart sul circuito di Lonato: “Volle venire solo per sfidarmi, visto che il patron Roberto Robazzi gli aveva detto che ero il migliore”.

Un episodio che dice molto della competitività di Schumacher, ma anche del rispetto che nutriva per chi mostrava talento, a qualsiasi livello. Jarno Trulli, classe 1974, ha disputato 252 Gran Premi ufficiali in Formula 1 tra il 1997 e il 2011, conquistando una vittoria al GP di Monaco 2004 con la Renault, oltre a quattro pole position e undici podi complessivi. Prima di esordire nel Circus, aveva brillato nel karting internazionale, vincendo il mondiale Formula Super A nel 1991. Pur avendo corso per team di primo piano come Jordan, Renault, Toyota e Lotus, Trulli non ha mai vestito i colori della Ferrari, e lui stesso ipotizza che il dominio di Schumacher in quella fase storica abbia giocato un ruolo nella sua mancata chiamata.