
Tare furioso con Furlani (Foto Instagram - calcioblog.it)
Nervi tesi in casa Milan, lo scontro tra dirigenti agita il calciomercato e preoccupa tutto l’ambiente rossonero: salta la trattativa.
In casa Milan, il calciomercato procede a pieno ritmo, tra entrate, uscite e trattative sotto traccia. Però, mentre all’esterno l’attenzione resta puntata su nomi e colpi di scena, dentro le mura di Casa Milan si sta consumando uno scontro che rischia di incrinare gli equilibri dirigenziali.
Una frizione interna che, senza ombra di dubbio, non passa inosservata e che sta alimentando una tensione crescente nell’ambiente, tra addetti ai lavori e tifosi. I protagonisti di questo braccio di ferro sono due figure chiave: Igli Tare, nuovo uomo forte dell’area sportiva, e Giorgio Furlani, amministratore delegato con pieni poteri finanziari e decisionali.
Scontro fraticida nel Milan, tensione alle stelle
I due, almeno in teoria, dovrebbero lavorare fianco a fianco per costruire il Milan del futuro. Però, negli ultimi giorni, qualcosa si è inceppato. I due sembrano viaggiare su binari paralleli, e addirittura, secondo alcuni addetti ai lavori, l’uno starebbe agendo in aperta opposizione all’altro.
La miccia che ha fatto esplodere la tensione è una trattativa che, almeno sulla carta, sembrava già chiusa. Tare aveva praticamente definito il passaggio del giovane talento Mattia Liberali al Catanzaro, club di Serie B pronto a puntare forte su di lui, garantendogli minuti e centralità nel progetto tecnico. Un’operazione che avrebbe accontentato tutte le parti coinvolte. O quasi.

Furlani, infatti, è intervenuto bloccando tutto. Secondo l’ad rossonero, il prospetto classe 2006 sarebbe meglio valorizzato altrove, magari in una realtà di Serie A, come il Torino, con cui i rapporti restano solidi e dove la visibilità sarebbe maggiore. Insomma, due visioni opposte dello stesso affare, che hanno finito per far emergere tutte le differenze tra i due manager. E la cosa non si è limitata alla gestione del caso Liberali: il clima, secondo indiscrezioni, si è fatto piuttosto pesante anche in altri ambiti, con incomprensioni continue su obiettivi di mercato, tempistiche e strategie da adottare.
In un momento così delicato, con una stagione che bussa già alla porta e con la pressione della piazza che aumenta, il Milan avrebbe bisogno di unità e chiarezza. Invece, si ritrova con due figure forti che sembrano remare in direzioni diverse. Una situazione che, se non verrà gestita per tempo, rischia di minare la credibilità e la compattezza dell’intero progetto sportivo.
Serve un intervento deciso, qualcuno che riporti calma e detti una linea condivisa. Perché, al di là delle posizioni e dei singoli ego, il Milan ha bisogno di tornare a parlare con una sola voce. E i tifosi, giustamente, cominciano a chiedersi se davvero ci sia una rotta chiara oppure se la nave stia andando alla deriva.