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Stefano Mauri: “Il carcere mi ha cambiato. Lazio da terzo posto. Segno tanto grazie a Pioli”

La vicenda giudiziaria non è ancora chiusa (continua ad essere indagato dalla Procura di Cremona, da tre anni, per lo scandalo di calcioscommesse), ma Stefano Mauri ne ha già tratto degli insegnamenti.

Questa vicenda mi ha cambiato. La squalifica sportiva e soprattutto il carcere sono cose che mi hanno segnato profondamente e mi resteranno dentro.

Sì, perché il centrocampista 35enne della Lazio è stato in carcere per una settimana a maggio del 2012 ed è stato squalificato dall’agosto del 2013 allo scorso febbraio. Intanto però non cambia versione e si dichiara del tutto innocente:

E continuo a farlo, fiducioso che la verità venga a galla. L’inchiesta di Cremona credo sia alle battute finali. Spero nel proscioglimento, ma temo che avrò il rinvio a giudizio. Se così sarà affronterò il processo serenamente, convinto di poter dimostrare la mia estraneità. (…) Penso di non aver fatto nulla di male. Poi è chiaro che, col senno di poi, qualcosa la
eviterei di fare.

Fino a qui il capitano biancoceleste ha dimostrato di non farsi distrarre dai suoi guai extracalcistici, fornendo in campo prestazioni di livello (ad oggi è il capocannoniere della squadra con 6 reti segnate). Grazie ad una serie di fattori:

Un po’ l’esperienza, un po’ Pioli. Il tecnico mi fa giocare da trequartista o da attaccante esterno. Molto avanzato quindi, e da lì è più facile segnare. E poi anche l’esperienza aiuta. Qualche anno fa correvo tanto, ma spesso a vuoto e così arrivavo scarico in area. Adesso corro meno, ma mi trovo sempre al posto giusto al momento giusto.

Il salto di qualità della sua Lazio è però ancora da effettuare. Domenica la prima occasione, nella sfida contro l’Inter, per avvicinarsi al terzo posto ai danni di una diretta concorrente. Si tratta della prima gara del ciclo di ferro che vedrà i biancocelesti impegnati contro Sampdoria, Roma, Napoli e Milan:

Sono qui dal 2006 e non ho dubbi: questa è la Lazio più forte in cui io abbia giocato. Non so se basterà per arrivare terzi perché ci sono tante squadre in grado di centrare questo piazzamento. Ma ci siamo pure noi e faremo di tutto per riuscirci.

Massimo Galanto

Classe 1988, pugliese di nascita, è giornalista pubblicista dal 2010. Scopre il mondo dei blog per caso, dopo esperienze legate ai giornali di ‘carta’. Laureato prima all'Università degli Studi di Bari e poi a La Sapienza di Roma, vive nella Capitale. Ma in questo momento potrebbe essere ovunque.

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