Meno di un mese fa Massimo Moratti si pronunciò in merito agli obiettivi dell’Inter per il finale di stagione, lasciando chiaramente intendere che non si poteva prescindere per gli anni a venire dal terzo posto quest’anno, cioè dalla qualificazione in Champions League: questione di soldi ma anche di appeal e di prestigio, e ora che i nerazzurri sono praticamente certi di esserne rimasti fuori per il secondo anno consecutivo, nella sala dei bottoni della dirigenza interista si fanno valutazioni di mercato molto oculate. Marco Fassone, di recente criticato dalla curva per i suoi trascorsi juventini all’epoca di Mourinho, ieri ha fatto il punto della situazione in casa Inter parlando tra le altre cose di stadio di proprietà: “Si farà. Presto chiuderemo la fase finanziaria per convincere il presidente Moratti sul progetto. Abbiamo già individuato 3 aree importanti, il tutto dovrebbe essere completato entro il 2018, iniziando i lavori tra un paio d’anni“.

Ma è parlando di calciomercato che son venuti fuori i dettagli più interessanti:

“Handanovic? Io non priverei il gruppo di un campione come Handanovic, ma alla fine deciderà il presidente. Comunque, non c’è nessuna proposta ufficiale, anche se la mancata qualificazione in Champions League sicuramente toglie tanti introiti alla società. Bardi? E’ ancora acerbo, ma è un grande prospetto. Presto giocherà in Serie A per tastarne le qualità. Acquisti? Vogliamo chiudere un altro colpo alla Kovacic. Siamo davvero soddisfatti di Mateo e del suo rendimento, considerato che è un classe 1994. Il progetto dell’Inter ripartirà dalla mediana. Il bilancio in questo momento ci vieta spese folli, ma siamo comunque riusciti a chiudere 5 interessanti colpi per la prossima stagione: Laxalt, Campagnaro, Andreolli, Botta e Icardi”.

Tutto sommato cinque giocatori che potranno fare molto bene all’Inter: Laxalt è un giovane uruguaiano che gioca nel Defensor Sporting come centrocampista jolly ed è costato circa 3 milioni, Andreolli e Campagnaro rimpolperanno la difesa (e arriveranno entrambi gratis), Ruben Botta è un bel peperino offensivo classe ’90 esploso definitivamente quest’anno nel Tigre (parametro zero anche lui), infine Maurito Icardi che è costato sui 13-14 milioni e che sarà comunque sia una scommessa (come è giusto che si facciano). A questa spesa vanno aggiunti i 5 milioni per il riscatto obbligatorio di Gargano, più i 750mila euro per quello di Mudingayi. Con l’Inter che sarà molto impegnato anche per quanto concerne il mercato in uscita (da valutare molte situazioni, alcune anche per fare cassa come l’eventuale cessione di Alvarez), si può dire che in entrata il club nerazzurro sia quasi apposto così? Senza Champions e senza spese folli, cinque acquisti e 20 milioni spesi sono già un buon punto di partenza. Per non dire di arrivo.

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