
Tragedia Inter, trovato senza vita: addio al tecnico amato - Calcioblog.it (Pixabay)
Un’emozione sottile, un silenzio rotto da un eco di speranza: è iniziata così la ricerca di un appassionato di montagna, scomparso sul Monte Bo da oltre due settimane.
Lo aveva attratto il richiamo delle vette, l’ultima traccia lasciata da un incontro casuale su un sentiero che sale lentamente verso Punta Rusca. Poi più nulla. L’auto era rimasta parcheggiata nella frazione di Piedicavallo e con essa le attese di amici e soccorritori, speranzosi di un ritorno che non è arrivato. L’atmosfera intorno al suo caso non era da cronaca rosa né sportiva, ma l’onda emotiva ha travolto un’intera comunità: quella di chi, come lui, amava i campi da calcio.
Non c’erano trofei da celebrare, bensì il ricordo di una persona sempre pronta ad aiutare, a trasmettere energia vincente anche fuori dai riflettori. Chi l’ha incrociato ne serba un sorriso rassicurante, e la passione per il pallone emergeva in ogni sua parola. Una passione che non si imponeva, ma si insinuava, discreta, tra una chiacchiera e un consiglio, quasi un gesto d’amicizia. La macchina dei soccorsi si è mossa rapidamente. Squadre alpine, droni, cani specializzati e un elicottero hanno scandagliato fessure e punti impervi, concentrandosi tra Biella e Valsesia. Le speranze non sono calate nemmeno di notte, illuminate da luci e telefoni accesi. Ma quando finalmente è arrivata la notizia del ritrovamento, è stato un altro silenzio a cadere: l’uomo è stato trovato senza vita a Punta Rusca, sul lato nord del massiccio.
Tragedia sul Monte Bo, morto Luca Gerbino
Il sospetto è che sia caduto accidentalmente, senza poter lanciare un segnale di soccorso. I dettagli sulla dinamica e sul momento esatto restano avvolti nel mistero e saranno chiariti dall’autopsia. Poi, la vera rivelazione: l’uomo ritrovato è Luca Gerbino, una figura molto conosciuta e stimata nel calcio, in particolare in quello femminile. È stato allenatore di comprovata esperienza, legando il suo nome alla SolbiaAzalee di Solbiate Arno, una delle squadre più attive in Lombardia nel panorama del calcio femminile.

Recentemente era stato accostato al progetto del Varese Football Club, ma il suo percorso professionale è stato segnato anche da esperienze con Inter, Lugano, Stresa Vergante e Bulè Bellinzago. Ha portato entusiasmo, metodo e passione ovunque abbia lavorato. E anche se non si è mai seduto su una panchina di Serie A, il rispetto raccolto nel tempo è quello dei grandi. La sua scomparsa lascia un vuoto umano prima ancora che sportivo. Il mondo del calcio, in silenzio, oggi lo saluta.