Un summit di Arcore in più non cambia la strategia di Filippo Inzaghi che pensa al suo Milan: allo stato attuale delle cose mancano a suo giudizio due esterni offensivi e un centrocampista che faccia le cosiddette due fasi. Con l’avvenuta cessione di Robinho il neo allenatore rossonero si aspetta quindi di essere accontentato, soprattutto davanti.

In preventivo c’era l’idea che uno potesse essere ancora Adel Taarabt, che però a 7 milioni di euro non interessa più: il mercato offre possibili soluzioni che vadano oltre al primo della lista (Alessio Cerci, c’è già da tempo l’accordo con il giocatore) e tra questi spunta improvvisamente anche il nome di Ricky Alvarez.

L’argentino ha fin qui rifiutato alcune soluzioni estere e Mazzarri per quanto non abbia totalmente scaricato il fantasista (difficile però inserirlo nel progetto tecnico attuale) ha dato l’okay alla cessione al direttore generale Ausilio. Ecco allora che la situazione torna fluida, con il Milan che potrebbe essere interessato a inserirlo nel nuovo organico 2014/15 con il ritorno di un vecchio schema che tanto ha fatto discutere ma che tanto è stato utilizzato in passato coinvolgendo calciatori del calibro anche di Pirlo e Seedorf: lo scambio tra “cugini”.

Ipotesi da non sottovalutare visto che l’Inter cerca un fluidificante destro e che Abate ha il profilo giusto oltre che la scadenza contrattuale 2015 con il Diavolo. Sarebbe lui l’ipotetica pedina di uno scambio che prevederebbe un minimo conguaglio a favore dei nerazzurri. D’altronde, in momenti di comune difficoltà, non è così improbabile che le due milanesi cerchino di venirsi incontro a vicenda…

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ultimo aggiornamento: 15-08-2014


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