La situazione in casa Parma è tetra, tra risultati più che negativi sul campo e una crisi economica che sta portando all’esasperazione i tesserati del club ducale: Ghilardi ha lasciato trascinando dietro il suo addio una marea di debiti, la nuova proprietà appare disorientata (eufemismo) e il direttore Leonardi, che solo pochi giorni fa si era sentito male per una rialzo pressorio, ormai naviga a vista. Nella città emiliana si respira un’aria di pessimismo come mai nella storia del club, i giocatori sono sul punto di partenza tutti insieme, col capitano della ciurma mister Donadoni che non lascia la nave che sta colando a picco. Secondo Gianfranco Zola, tecnico del Cagliari, il suo ex compagno di Nazionale è solo da lodare:

“Tutti dovrebbero fare come Donadoni: non si lamenta mai e continua ad impegnarsi. Conoscendolo, so che lo fa veramente, con onestà. Lui ha tante qualità, ma la sua schiettezza mi ha sempre colpito. Si sta comportando con grande classe, gli va dato atto”.

Il trainer lombardo, che sta affrontando questo marasma con serafica calma, è sempre più disilluso, eppure non intende mollare, a patto che qualcosa si muova in seno alla dirigenza:

“E’ difficile, è inutile ripeterlo. Bisogna cercare di lottare con le proprie forze e cercare di sopperire a tutte le difficoltà. E’ una situazione che non ho mai vissuto, questo è poco ma sicuro. Mi auguro che di qui in poi le cose possano migliore, anche perché difficilmente potrebbero peggiorare. Dignità è una parola un po’ inflazionata. Smettiamola di fare discorsi complicati, pensiamo a fare le cose essenziali. Ognuno pensa a difendersi come crede, a me queste cose interessano poco. Penso solo a cercare di rendere meno doloroso possibile il prosieguo di stagione della squadra”.

Oggi la rosa della squadra potrebbe subire duri colpi in uscita: da Paletta a Galloppa fino a Lodi e Rispoli, sono in tanti che potrebbero lasciare, di sicuro rimarranno a spargere fino all’ultima goccia di sudore due dei nuovi arrivati. El Cebolla Rodriguez, arrivato con tanta buona volontà, ha ammesso che non sapeva del prosciugamento delle casse societarie, eppure:

“Da fuori non si sanno molte cose, io ad esempio credevo che il problema della squadra fosse solo di risultati, le difficoltà in classifica, però non è solo quello. Non sapevo che i giocatori fossero in arretrato con gli stipendi di sei mesi. Però non sono pentito di essere venuto qui: è un momento difficile ma voglio dare il massimo per cercare di salvare il Parma: se ci salviamo, ci salviamo tutti, se invece moriamo, moriamo tutti”.

Protagonista della partita di ieri contro il Milan Antonio Nocerino, autore di un gol e sotto i riflettori a fine gara:

“Ora non ci resta che affrontare con grande umiltà e voglia tutte le partite che ci rimangono da giocare. Io sono arrivato due settimane fa, i problemi li conoscete tutti. Noi nuovi cerchiamo di portare un po’ di positività, ma non è facile. La situazione è difficile. Dispiace, perchè ogni persona che lavora per il Parma, dai miei compagni fino ai giardinieri, hanno tutti una dignità incredibile. Mi metto nei panni di chi non prende lo stipendio di noi calciatori, non è facile”.

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ultimo aggiornamento: 02-02-2015


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